“Rivoluzione Ecologista Animalista, attraverso un impegnativo e proficuo lavoro dell'ex Coordinatore Regionale Sicilia Mirco Francioso, oggi Responsabile Nazionale delle Relazioni Esterne del partito – iniziato a suo tempo in sinergia con il suo Segretario Nazionale – sta ottenendo oggi risultati positivi portatori di un certo ottimismo nella soluzione delle note problematiche che affliggono il mondo animale. Infatti un'analisi approfondita del delicato e complesso fenomeno del randagismo, partendo dal territorio palermitano ed arrivando fino all'estremo Nord, ci ha permesso di poter aggredire finalmente un sistema poco chiaro ed altamente dannoso che vede vittime proprio gli animali.
Per questo lunedì 24 ottobre abbiamo inviato 28 segnalazioni agli Uffici dell'Intendenza di Finanza di svariate province del territorio nazionale. Inoltre, altre segnalazioni sono state inviate ai comuni di residenza, alle ASL di competenza corredate di nomi e cognomi e depositati oltre 500 documenti.
Abbiamo raccolto numerosissime testimonianze, corredate di documentazione attestante ricevute di versamento e molto di più che hanno portato all'avvio di una attenta indagine da parte degli enti preposti.
Ci riferiamo in particolare a quelle che nel gergo dei volontari vengono chiamate "mamme a distanza": persone che nell'arco di questi ultimi anni risulterebbero aver donato oltre 60mila euro destinati ad un apparente aiuto agli animali. Nella maggior parte donne over 60, vedove che, in buona fede, si sarebbero messe a disposizione economicamente, inconsapevoli che il loro amore per gli animali contribuisce invece a rimpinguare le tasche di falsi animalisti. Il nostro intento è quello di far emergere e contrastare un business di svariati milioni di euro l'anno. Un’organizzazione di finti volontari mossi dalla cosiddetta falsa "humana pietas" nei confronti degli animali che negli anni avrebbe dato vita ad un sistema redditizio e nello stesso tempo incontrollato trasformando così il volontariato animalista in un vero e proprio business, montato ad arte finalizzato ad incamerare denaro, attraverso raccolte fondi tramite i social network e wathsapp ed una caccia spietata ai produttori del reddito: cani e gatti. Spese non dimostrate per stalli presso amici che potrebbero arrivare fino alle 300/400 euro mensili, spese incontrollate per cure veterinarie, l’affannosa ricerca di mamme a distanza per dar vita alla solita raccolta fondi per mantenere per anni il medesimo cane anzichè darlo in adozione.
Le tante segnalazioni pervenuteci sono solo l'inizio di un'azione mirata che ci permetterà di aprire finalmente il vaso di Pandora che per decenni qualcuno ha voluto tenere ben sigillato. Con questo non desideriamo puntare il dito contro quei pochi volontari onesti che in silenzio e senza nulla chiedere aiutano gli animali rispettandoli ed amandoli e non considerandoli merce in vendita. A loro va il nostro plauso. Siamo fermamente decisi quindi a fare piena luce sullo spinoso fenomeno del randagismo
e sui suoi contorni illegali che in Italia interessa circa 2 milioni di animali.
Nonostante l'abbandono di animali sia un reato (art. 727 CP), sono ancora troppe le persone che perseverano con questo comportamento vergognoso, incivile e disumano. Al fenomeno del randagismo dobbiamo poi aggiungere la realtà dei rifugi lager, canili e gattili in cui gli animali sono (de)tenuti in pessime condizioni igieniche, privati della possibilità di socializzare in modo sano con i propri simili o di sgranchirsi le zampe con una semplice corsa o passeggiata. Purtroppo sul territorio nazionale persistono randagismo, maltrattamenti e strutture lager.
Fenomeni riprovevoli ed inaccettabili in un paese come l'Italia che si definisce addirittura civile e che la politica fino ad oggi non si è mai degnata di attenzionare se non en passant esclusivamente nelle competizioni elettorali per poi dimenticarsene a poltrona conquistata.
Rivoluzione Ecologista Animalista non si fermerà”.
Così, in una nota, il Segretario Nazionale REA, Gabriella Caramanica, e il Responsabile Relazioni Esterne REA, Mirco Francioso