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Ambientalista all’Anas: “Combattiamo insieme per l’ambiente”

Di Redazione |

Sono una cittadina della Provincia di Catania e anche la referente provinciale di un’associazione ambientalista il cui nome è Plastic Free. Siamo un gruppo in costante crescita e spesso e volentieri facciamo eventi raccolta per sensibilizzare i cittadini ad un rispetto maggiore per l’ambiente.Purtroppo non è affatto semplice considerata la superficialità, ignoranza e inciviltà presente sul territorio. Siamo qui per combatterla ma abbiamo bisogno di tutti. Con la presente vorrei poter trovare una soluzione insieme a Voi sulla questione dei rifiuti sulle strade di Vostra competenza. Non è chiaro a chi spetti ripulire ma credo che per come sia grave la questione bisognerebbe cominciare a fare qualcosa per obiettivi e non più per competenze. Allego delle immagini di cui sarete già a conoscenza. la Ss 121 da Catania a Bronte è una discarica a cielo aperto, così come la Ss 114. Così come tutte le strade anas. La Catania- Bronte, oltre ad essere piena di rifiuti, è piena di cani e animali morti in generale che si decompongono per mesi e mesi. Oltre a non essere una bella scena per chi è sensibile, è davvero una questione di grandissimo degrado sociale e culturale. La strada in questione ha un manto stradale pessimo, segnaletica sbiadita e inesistente, terra dell’Etna accumulata al centro di carreggiata con piantagioni selvagge che crescono nelle corsie. Parliamo delle montagne di rifiuti? Oltre ad essere un problema di decoro, che ahimè, diventa l’ultimo dei problemi, è grave per la salute della gente. i rifiuti sono messi li da mesi e diventano anche ricettacolo per randagi che a sua volta diventano pericolosi per gli automobilisti. Vorrei capire se riusciamo a trovare un compromesso. Pulire e mettere delle telecamere per beccare e reprimere questi reati. Io sono molto sconfortata. Tra le Province abbandonate e le strade Anas la Sicilia ormai ha perso ogni dignità. I Comuni non riescono più a sobbarcarsi tutti questi oneri. Dobbiamo necessariamente agire e reprimere questa brutta abitudine cercando di controllare il territorio. Spero in una Vostra gentile risposta positiva. Questa è la pec che ho inviato all’Anas. Cosi come lo hanno fatto assessori dei comuni quali Adrano, Paternò.

Rosangela ArcidiaconoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA