Da anni, tanti di cui si é persa memoria, alcuni settori della frequentatissima Piazza Nettuno, sono interdetti alla fruizione pubblica.
Le aree proibite, dell'iconico salotto sulla scogliera basaltica tra Ognina e San Giovanni Licuti, sono gli avamposti più suggestivi per il loro affaccio sul mare. Terrazze panoramiche, un tempo amene ed attrattive, distrutte dalla potenza dei marosi e dall'incuria, oggi offrono un tristissimo spettacolo di abbandono e degrado, dietro le inferriate che per sicurezza ne interdicono l'accesso.
Emblemi della atavica indecisione sul da farsi che l'alternarsi delle Amministrazioni cittadine si tramandano, o meglio si scaricano l'un l'altro liberandosene.
Eppure sarebbero chiare ed evidenti le due possibili soluzioni da intraprendere: procedere al consolidamento statico strutturale e al ripristino delle finiture e attrezzature per riconsegnare alla godibile fruizione queste spettacolari terrazze, potenziali risorse del paesaggio urbano, oppure, acclarata l'eccessiva pericolosità della loro esposizione, ripristinare l'originario stato naturale dei luoghi, ripulendoli dei segni di guasto antropologico, asportandovi il dissestato solettone in cemento e tutti i resti di arredi e balaustre da scenario bellico. Se ne parlerà, per non approdare mai a nulla, alla prossima tornata elettorale?!
Adriano Sicari