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Vertenza ex Qè, 50 posti per ripartire con la “Netith”

Di Mary Sottile |

Paternò (Catania) – «Sono passati quasi due anni da quando è iniziata la lunga battaglia degli ex lavoratori del call center Qè. Abbiamo organizzato “di tutto” per difendere il nostro posto di lavoro: manifestazioni, sit in, flash mob, sino all’occupazione del Comune di Paternò. Alla fine la nostra battaglia, in parte, l’abbiamo vinta. Da domani, infatti, inizieranno i colloqui per tutti gli ex dipendenti Inps. I posti di lavoro al momento, per la commessa Inps, sono 48/50. È un buon inizio e fa ben sperare. Ci auguriamo che anche per la commessa Enel si concluda quanto prima “l’iter” in modo da incrementare i posti di lavoro. Buon colloquio a tutti».

A parlare sono Valentina Borzì, Giovanni Arcidiacono e Anna Orifici, ex dipendenti ed ex Rsu di Cgil e Cisl dell’ormai defunto call center Qè, fallito nel giugno del 2016, lasciando senza lavoro circa 600 dipendenti, oltre a debiti ed una perdita di risorse economiche, sul territorio, per centinaia di migliaia di euro. Valentina Borzì, Giovanni Arcidiacono e Anna Orifici che fin dall’inizio sono stati in prima linea nella battaglia a difesa dei posti di lavoro scippati al territorio, parlano ai loro ex colleghi in un lungo post su Facebook, nella pagina ormai punto di riferimento in Italia anche per altri operatori del mondo dei call center “Salviamo i lavoratori del call center Qè”; parlano e annunciano l’importante novità: a Paternò, dopo due anni di lotte, di attese, di delusioni, ritorna la commessa Inps che proprio Qè aveva perso. Il futuro si chiama “Netith” ed appartiene ad un imprenditore paternese, Franz Di Bella, del gruppo Di Bella, che sul territorio ha voluto investire concretamente.

E’ la notizia attesa da tempo.

“Netith,” la società nata da pochi mesi (novembre 2017 il via), come nuova proposta operante anche nel settore dei call center, dopo il vuoto lasciato dall’ex Qè a Paternò, ha mantenuto le promesse. Sul territorio ritorna la commessa Inps e, a breve, si spera, possa ritornare anche la commessa Enel. Proprio ieri sono iniziate le chiamate per i colloqui agli aspiranti lavoratori, tutti ex dipendenti Qè, che tornano a sperare, a vedere il futuro con una prospettiva diversa.

Al momento sono 48 le postazioni per Inps (a fronte delle147 assegnate a Qè), ma per tutti resta già un importante traguardo, una vittoria, arrivata in un momento in cui si pensava che la vertenza fosse stata definitivamente cancellata, dimenticata. Dopo le numerose lotte, le occupazioni (l’ultima appena pochi mesi fa a Palazzo Alessi), e poi, i viaggi per incontrare le istituzioni a Palermo e Roma, si è arrivati a traguardo.

Un lavoro difeso a denti stretti, con un imprenditore, Franz Di Bella che fin da quando Qè ha cominciato a scricchiolare, non si è tirato indietro; «Netith», come una fenice, nasce da quelle ceneri, con la speranza che la realtà imprenditoriale possa crescere e svilupparsi ancora, fino a riassorbire tutti gli ex Qè.

“Si riparte – scrive sempre su facebook, Valentina Borzì -. È un buon inizio e fa ben sperare. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in questi due anni. Non smettete mai di lottare perché chi non lotta ha già perso.” E poi, sempre Valentina Borzì, a caldo afferma: “Oggi possiamo dire finalmente che, in parte, questa battaglia, l’abbiamo vinta. Sono felicissima per come sono andate le cose. Purtroppo i posti non ci saranno per tutti. L’intero territorio ha subito uno scippo che non meritava. Ci auguriamo che Netith possa crescere quanto prima, per incrementare i posti di lavoro ed, a ricaduta, l’economia della nostra città.” L’imprenditore Franz Di Bella, raggiunto telefonicamente evidenzia: “continuiamo a lavorare come promesso, speranzosi di poter essere utili per il nostro territorio”.

Intanto Netith, in pochi mesi (sul fronte call center opera con diverse commesse in outbound), è riuscita a conquistarsi un importante spazio sul territorio, rappresentando un’importante realtà economica.

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