CATANIA – Un parcheggio pubblico per posteggiare auto non vale un posto di lavoro. Lo ha affermato la terza sezione del Tribunale amministrativo di Catania accogliendo il ricorso della Trattoria del cavaliere contro il Comune che ha tolto l’uso dello spazio esterno legalmente in uso al ristorante da 16 anni, per realizzare otto parcheggi, prima con strisce blu, dopo bianche. Il commerciante vedendo ridotto il volume d’affari ha annunciato il licenziamento di otto dipendenti.
«Ritenuto che le esigenze di tutela dell’interesse dei residenti a parcheggiare nelle immediate adiacenze della propria abitazione – scrivono i giudici del Tar di Catania nell’ordinanza cautelare – devono essere attentamente comparate non solo con l’interesse economico dell’azienda ricorrente, ma anche e soprattutto con l’interesse al mantenimento dei livelli occupazionali, la cui improvvisa cessazione, in una zona economicamente depressa e ad alto tasso di disoccupazione, avrebbe intuitivi, evidenti, drammatici riflessi sociali».
«Speriamo che dopo questa pronuncia che ristabilisce la verità fattuale, prima che giuridica – affermano i legali della Trattoria del cavaliere, gli avvocati Attilio Luigi Maria Toscano e Bonaventura Lo Duca – il Comune di Catania voglia tempestivamente ritornare sui suoi passi e chiudere definitivamente, col rilascio della concessione, una vicenda che lo ha già visto soccombente per ben cinque volte innanzi ai giudici amministrativi».
Il Tar di Catania ha fissato per il 19 ottobre prossimo l’udienza di merito sull’ordinanza cautelare emessa.