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Teatro Stabile di Catania, protesta sul tetto

Teatro Stabile di Catania, occupazione dei lavoratori senza stipendio da mesi

Clima teso in via Fava e rischia di saltare "Re Lear" a Napoli FOTO

Di Redazione |

CATANIA – Assemblea permanente, blocco di tutte le attività e delle rappresentazioni (ieri l’ultima del Re Lear è saltata) e lavoratori sul tetto dello Stabile di Catania. Sta finendo nel peggiore dei modi la lunga vertenza che è esplosa in uno degli enti culturali più importanti della Sicilia, che vede i 35 impiegati senza stipendio da 5 mesi. La strada del teatro ieri è stata chiusa e circondata da forze dell’Ordine e vigili del fuoco ed è stato montato anche un materasso gonfiabile. Oggi alle 10 il Prefetto ha convocato una riunione per affrontare la crisi del teatro, ma i sindacati sono molto preoccupati e in questo momento non prevale l’ottimismo.

Anche perché i lavoratori del Teatro Stabile di Catania sono sempre più esasperati e – come detto – hanno occupato il terrazzo dell’ente di via Fava. La strada nel pomeriggio è stata circondata da forze dell’ordine e vigili del fuoco. Da cinque mesi i lavoratori non prendono lo stipendio. Lo sciopero è stato proclamato da Cgil, Cisl e UIL di Catania che hanno ritrovato unità nella vertenza. Sempre ieri pomeriggio è cominciata all’interno della sede dell’ente  un’assemblea dei lavoratori. “Il clima è molto teso – hanno detto rappresentanti di Slc Cgil di Catania, Davide Foti, Cisl Antonio D’Amico e per la Uil Giovanni Nicotra – ed è purtroppo il naturale risultato di un tira e molla fatto di promesse mai mantenute, e di un’indifferenza politica e umana che stravolge i lavoratori da molti mesi”.

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Da oggi i lavoratori sono in sciopero, come deciso ieri nel corso di una infuocata assemblea dei dipendenti dello Stabile iscritti alla Slc Cgil e alla Uilcom, che si è tenuta ieri al «Verga». E oggi pomeriggio è partita una protesta ad oltranza con l’obiettivo di fermare tutte le produzioni e portare alla ribalta della città, ma anche dei palazzi della politica regionale, la gravissima situazione in cui si ritrova uno degli enti teatrali più importanti dell’isola, peraltro già sollevata ieri anche dal deputato reg. Nello Musumeci che ha chiesto a tutta la deputazione catanese un forte intervento.

L’ultima rappresentazione di «Re Lear» che era prevista questa sera è saltata sebbene il Cda dello Stabile abia cercato in tutti i modi  di trattare con i lavoratori «per affrontare insieme problemi e prospettive». A rischio però non c’è solo solo l’ultima di Re Lear a Catania, ma anche le rappresentazioni previste da mercoledì prossimo al Teatro Stabile di Napoli (con cui lo spettacolo è coprodotto) in quanto lo sciopero e la protesta dei lavoratori del Teatro Stabile di Catania non consetirebberp di smontare la scene che devono poi essere trasportate nel teatro partenopeo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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