Spaccio Alimentare, sì a piano di ristrutturazione: 10 punti vendita al ” Gruppo Arena”

Di Redazione / 08 Giugno 2019

Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) – Scongiurata la crisi, salvaguardati, al massimo possibile, i livelli occupazionali e garantita la continuità aziendale evitando così ulteriori impatti sociali ad un territorio già pesantemente colpito dalle crisi aziendali degli ultimi anni. Questi i risultati ottenuti dall’accordo di ristrutturazione  dei  debiti  proposto  dalla Distribuzione  Cambria  s.r.l.  (titolare del marchio di supermercati Spaccio Alimentare), assistita dagli avvocati Gaetano Franchina, Andrea Vasaperna e Isabella Barone e omologato dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Il  risultato  è  stato  reso  possibile  anche  grazie  alla  tempestività  con  la  quale  sono  state evase le numerose istanze presentate dalla ricorrente nel corso della procedura, da parte del  collegio  della  sezione  Fallimentare  del  Tribunale  di  Barcellona  Pozzo  di  Gotto, presieduta dal dott. Giovanni De Marco, relatore dott. Fabrizio Di Sano.  

Il Piano prevede, tra l’altro, l’accordo con SMA Spa e SMA Sicilia srl (titolari di circa il 73%  dell’indebitamento  complessivo  della  Distribuzione  Cambria  s.r.l.) che  hanno accettato  un  consistente  stralcio,  rinunciando  a  77  dei  117  milioni  vantanti  ed  il  pagamento  dilazionato  del  residuo  in  25  anni  senza  interessi,  e  la  dismissione  al momento dell’omologa definitiva della procedura di 10 punti vendita al “Gruppo Arena”  relativamente  agli  esercizi  commerciali di:  Siracusa,  Aci  Sant’Antonio,  Milazzo, Giardini  Naxos,  Misterbianco  (Centro  Sicilia), Catania,  Lascari,  Palermo  via  crocifisso  A. Pietratagliata, Palermo via Igham e Palermo Via Ugo La Malfa, anche se i punti vendita di Siracusa e Centro Sicilia sono posti a condizioni in corso di avveramento. Ciò  garantirà  il  pagamento  integrale  dei  creditori  residuali  (rispetto  a  Sma  Spa  e  Sma Sicilia), costituiti da centinaia di piccole imprese siciliane e il rilancio della propria attività, seppur con un perimetro ridotto. I fratelli Rocco e Roberto Cambria, operanti nel settore della grandedistribuzione sin dagli anni  80  avendo  ricoperto  anche  cariche  apicali  ai  vertici  di  marchi  nazionali  (CRAI)  e raggiungendo volumi di fatturato prossimi ai 300 milioni di euro, si dichiarano soddisfatti del risultato raggiunto con la minore invasività possibile nei confronti dei propri creditori e dichiarano di essere pronti a ripartire con i Cash&Carry di  Messina, Milazzo e Torrenova, oltre ai Fast Chef di Misterbianco e Catania. 

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Tag: crisi gruppo arena punti vendita spaccio alimentare supermercati