Lavoro
Smart working verso proroga al 30 settembre
ROMA – Potrebbe essere esteso fino al 30 settembre il regime di smart working “emergenziale” previsto per ora fino al 31 luglio. L’indicazione è arrivata al tavolo del ministro del Lavoro Andrea Orlando con le parti sociali convocato per affrontare alcune questioni critiche nell’applicazione del lavoro agile, sul quale il governo ha anche preso l’impegno di verificare la possibilità di introdurre strumenti di incentivazione. Di certo però a regolare l’uso dello smart working nelle grandi città, con l’ottica di gestire il traffico ed evitare assembramenti, è in arrivo il mobility manager. Avrà il compito di rendere le nostre città più vivibili almeno per quanto riguarda i tempi di vita e di lavoro: nei prossimi giorni – ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini – sarà approvato un decreto insieme al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani che introduce l’obbligo del mobility manager anche per le città con più di 50.000 abitanti, per le aziende con oltre 100 dipendenti e per la pubblica amministrazione.
Al mobility manager spetterà capire ad esempio come distribuire lo smart working tra i dipendenti, ha spiegato il ministro, in modo che tutti non lo facciano lo stesso giorno ma anche mettere a punto un’organizzazione degli orari che eviti di far trovare in strada troppe persone negli stessi orari. La logica – spiegano al Ministero- è quella di una cooperazione a più livelli per cui dovrebbe essere conveniente per tutti lavorare alla riuscita del progetto. Al momento non dovrebbero essere previste sanzioni ma è chiaro che se le grandi aziende, le grandi assicurazioni e i gruppi bancari delle città e le pubbliche amministrazioni collaborano con l’assessorato ai trasporti il progetto può funzionare. Una buona amministrazione dovrebbe studiare degli incentivi, ad esempio sul prezzo dei trasporti per renderne conveniente l’uso nelle fasce generalmente meno affollate. Si potrebbe poi studiare una scontistica per i pensionati. L’obiettivo è costruire una rete di interlocutori nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni a partire dalle politiche di trasporto locale. Il tema della flessibilità degli orari, in vista delle riaperture a settembre, ha detto ancora Giovannini, deve coinvolgere tutti i soggetti locali. Senza un coinvolgimento di tutti, non si cambia la vita delle città. Occorre distribuire gli orari di lavoro e delle scuole». Il ministro ha spiegato di aver creato per questo al ministero «una consulta con imprese, sindacati e reti di cittadini». Nel Pnrr inoltre sono stati inseriti fondi per “piattaforme digitali in grado di connettere i diversi sistemi di trasporto, per offrire ai cittadini servizi di mobilità integrati». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA