Con l’assunzione di 745 lavoratori è stato effettuato il primo passaggio che porterà alla stabilizzazione di 1.162 unità del bacino ex Pip «Emergenza Palermo». Il procedimento è stato avviato dalla Sas e rappresenta l’atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione siciliana che si è sbloccato nello scorso luglio, con uno stanziamento per il triennio 2024/2026 di 22,5 milioni di euro. I lavoratori entreranno in servizio il 2 aprile.
«È motivo di grande soddisfazione e di orgoglio – sottolinea Mauro Pantò, presidente di Sas- essere riusciti a dare certezze a questi lavoratori dopo 23 anni di promesse non mantenute. Un riconoscimento è dovuto al presidente Schifani e al suo governo che con atti concreti ha creato le condizioni perché la stabilizzazione dei lavoratori divenisse realtà».
l processo di stabilizzazione adesso prevede altri due step. Ad aprile il numero dei lavoratori stabilizzati arriverà a 992 (con l’immissione in servizio a partire dal primo maggio). Il restante contingente sarà regolarizzato dal giorno 1 giugno, sino ad arrivare all’assunzione del numero complessivo di 1166 lavoratori.
«In un momento così importante per questi lavoratori – conclude Pantò – mi preme sottolineare la dedizione e l’impegno dell’intera struttura Sas che in appena 20 giorni e lavorando senza sosta ha saputo rispondere alle esigenze dei lavoratori». La Sas applicherà il contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana.
«Il superamento del precariato storico all’interno dell’amministrazione regionale era un impegno assunto in campagna elettorale e che stiamo mantenendo. L’assunzione a tempo indeterminato, da martedì 2 aprile, dei primi 745 lavoratori dell’Emergenza Palermo mi riempie di felicità ed è il migliore regalo di Pasqua che potevamo fare a chi da oltre venti anni viveva in una condizione di incertezza lavorativa. Nel contempo, l’amministrazione regionale è impegnata a concretizzare il percorso di stabilizzazione per la restante platea di ex Pip, che possa assicurare equamente anche a loro una stabilità economica e un pò più di serenità alle loro famiglie» ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.