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Poste ai nuovi assunti: «Dovrete anche consegnare i pacchi»

L'audizione dell'ad Del Fante in Senato

Di Redazione |

Poste Italiane punta «auspicabilmente ad un accordo con le parti sindacali», con il rinnovo del contratto, per chiedere «ai nuovi assunti di diventare consegnatori di pacchi, che è un lavoro diverso, una variazione», indica l’a.d. Matteo Del Fante spiegando, in audizione presso l’ottava Commissione del Senato, la sfida di mercato di puntare sulla consegna dei pacchi.

Quello del consegnatore di pacchi è un lavoro, spiega, che non può essere chiesto ai postini già al lavoro che «hanno un contratto di lavoro di un certo tipo». Così Poste punta con il nuovo piano strategico al 2028 ad arrivare «a due terzi di pacchi consegnati dai dipendenti, nel 2023 era solo un terzo perchè venivano consegnati da Sda che è una società del gruppo ma non si tratta di dipendenti diretti di Poste».

Con la sfida dei ricavi da corrispondenza tradizionale dimezzati dal 2012 ad oggi, la «nostra camminata nel deserto» dice Del Fante, Poste Italiane deciso la strada di continuare ad andare a casa degli italiani e di farlo con i pacchi», con «investimenti», e puntando con il nuovo piano al 2008 «a diventare il primo operatore di logistica in Italia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA