Vertenze
Pfizer, sindacati premono sul ritiro dei licenziamenti: «Pronti a fare sciopero»
Lo affermano Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo l'incontro nella sede di Confindustria etnea
«Finché Pfizer continuerà a presentarsi al tavolo di confronto senza la revoca dei licenziamenti, in assenza di un piano industriale vero e chiaro ed in mancanza di un barlume di investimenti che possano garantire il futuro dello stabilimento di Catania, continueremo la nostra ferma opposizione ad una procedura indecente mirata solo a fare tagli». Lo affermano Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo l'incontro nella sede di Confindustria etnea, annunciando che «con molta probabilità non prenderemo parte» alla prossima riunione «messa in agenda per il 14 marzo dall’associazione degli industriali» e la «programmazione di uno sciopero».
«Dopo dieci ore estenuanti di riunione – osservano Cgil, Cisl, Uil e Ugl in una nota congiunta – la Pfizer continua a fare orecchie da mercante, tirando fuori dal cilindro improbabili proposte che abbiamo prontamente rispedito al mittente non firmando il verbale della seduta odierna. Non siamo disposti a trattare sui 130 lavoratori in lista di licenziamento, ma vogliamo parlare di possibilità di sviluppo. Se poi – aggiungono i sindacati – c'è da discutere su eventuali azioni di fuoriuscita e di accompagnamento all’esodo dei lavoratori, tra i circa 660 attualmente in organico, dopo il piano di rilancio saremo ben lieti di farlo».
«Ad oggi però – sottolineano Cgil, Cisl, Uil e Ugl – non ci sono le condizioni per andare avanti, anche se Confindustria ha già messo in agenda per giorno 14 un nuovo appuntamento, al quale con molta probabilità non prenderemo parte. Motivo per cui stiamo programmando un nuovo sciopero e faremo inoltre richiesta di convocazione all’Ispettorato provinciale di lavoro». I sindacati lanciano «ancora una volta un appello alla Regione Siciliana, perché non perda un solo minuto a convocare il tavolo di crisi» e «alla politica regionale e nazionale affinché si unisca al nostro coro di richiesta di attivazione del tavolo di crisi nazionale, con i ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro». "Quanto sta accadendo – chiosano Cgil, Cisl, Uil e Ugl – è davvero inaccettabile e dobbiamo fare in modo di evitare questo nuovo dramma, che potrebbe aprire la via ad un depauperamento del sito Pfizer etneo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA