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Il sit-in

Nuovo contratto Uneba, a Catania la protesta di Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs

L'ultima proposta di aggiornamento del Ccnl per i lavoratori di Rsa e Rsu prevede solo 50 euro lordi mensili in più. «Non ci fermeremo fino al giusto riconoscimento economico e normativo»

Di Leandro Perrotta |

Un centinaio di lavoratori e lavoratrici si sono riuniti oggi davanti alla sede regionale, a Catania in viale Libertà, dell’Uneba, l’Unione degli enti di assistenza sociale che in Italia rappresenta oltre 1.000 realtà del settore. Il contratto collettivo (Ccnl) di categoria del settore socio-sanitario, quello che viene applicato nelle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali, e in quelle per disabili, le Rsd, nel Paese conta 135 mila tra lavoratrici e lavoratori e solo in Sicilia parecchie centinaia. L’incremento salariale offerto, pari a soli 50 euro lordi (circa 35 euro netti al mese per gli operatori sociosanitari e gli educatori), è stato definito «inammissibile e lesivo della dignità» dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs. Dopo «oltre 4 anni dalla scadenza dell’ultimo contratto e con l’aggravante di un’inflazione in forte crescita», delusi e arrabbiati, i lavoratori hanno tenuto per ore il sit-in di protesta organizzato nell’ambito dello sciopero nazionale indetto dai sindacati.

In Sicilia la vertenza riguarda centinaia di lavoratori e lavoratrici che hanno manifestato la loro sofferenza e la loro disapprovazione rispetto alle proposte presentate da Uneba. Le organizzazioni di categoria, che esprimono soddisfazione per la partecipazione della protesta, denunciano «retribuzioni inadeguate e condizioni di lavoro insostenibili, aggravate dalla cronica carenza di personale. La protesa – fanno sapere i sindacati – si concluderà solo quando le lavoratrici e lavoratori di questo settore non avranno il giusto riconoscimento economico e normativo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA