Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Trattative

Fumata nera all’Aran: salta il tavolo contrattuale

Cobas Codir e Sadirs chiedono riclassificazione del personale 

Di Redazione |

Fumata nera, questo pomeriggio all’Aran, a causa dell’improcedibilità delle trattative, in assenza della proposta del governo regionale sulla riclassificazione del personale regionale, degli aumenti contrattuali e delle proposte sulla nuova regolamentazione dello smart working. L’Agenzia delle rappresentanze negoziali aveva convocato, per oggi pomeriggio, le organizzazioni sindacali per iniziare le trattative, ma i sindacati Cobas/Codir e Sadirs – che insieme rappresentano più del 51 % dei lavoratori regionali – hanno dato la loro indisponibilità a proseguire i lavori in mancanza di una proposta complessiva. "Ci siederemo di nuovo al tavolo contrattuale – hanno dichiarato i rappresentanti dei sindacati Cobas/Codir e Sadirs – quando il governo regionale avrà posto le basi necessarie su cui costruire il contratto: riclassificazione di tutto il personale; rinnovo del trattamento economico del salario fisso, accessorio e delle indennità; regolamentazione dello smart working. Non si può parlare della cornice del contratto – hanno sottolineano i rappresentanti dei sindacati autonomi Cobas/Codir e Sadirs – senza prima affrontare gli argomenti necessari per il reale rilancio dell’amministrazione, a incominciare proprio dalla riclassificazione e riqualificazione del personale. Il governo regionale si impegni, quindi, a rinegoziare i limiti posti dell’accordo con Roma che impedirebbero il reale rilancio dell’amministrazione – sottolineano le segreterie di Cobas/Codir e Sadirs – non consentendo neanche di utilizzare le risorse già stanziate per il rinnovo contrattuale». 

«Si può fare – evidenziano i sindacati – un buon contratto senza ulteriori risorse, ma avendo la possibilità di spendere le somme già stanziate per riformare la Regione e il sistema classificatorio del personale in base alle nuove esigenze funzionali».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: