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Discount, Penny Market apre a Pantano d’Arci con 300 tra impiegati e indotto

Di Maria Elena Qauiotti |

Catania – La necessità di avere un centro di distribuzione in Sicilia per la Sicilia, il rapporto con i piccoli fornitori locali privilegiando prodotti che siano il più possibile a km 0, la risposta commerciale dei 28 punti vendita finora aperti nell’isola (altri 5 sono di prossima apertura tra Palermo, Siracusa e Catania) fanno di Penny Market, discount alimentare del gruppo tedesco Rewe, quasi un unicum nel territorio catanese e siciliano in genere. «Per noi la Sicilia è una risorsa – confermano – noi mettiamo le competenze specifiche sul lato organizzativo, i prodotti li avete già tutti voi».

L’inaugurazione ufficiale del nuovo centro di distribuzione Penny Market a Pantano d’Arci, in zona industriale, si è tenuta ieri mattina alla presenza dei vertici aziendali, del sindaco Salvo Pogliese, del presidente di Confindustria Antonello Biriaco e Angelo Di Martino, dell’omonimo gruppo catanese leader nei trasporti e proprietario dell’area su cui sorge il nuovo centro di distribuzione, oltre che operatore logistico con la movimentazione merci, magazzinaggio, pulizia e servizi affini presso la struttura.

«Erano circa 10 anni – spiegano da Penny Market – che cercavamo un sito logistico in Sicilia adeguato alle nostre esigenze. Quando abbiamo puntato l’interesse su Catania è bastato poco più di un anno, da ottobre 2017 a marzo 2019, per bonificare un’area di 43 mila mq e creare un magazzino di quasi 20 mila mq che è un capolavoro di tecnologia, con la gestione del prodotto dry e a temperatura controllata. Si tratta del primo sito di logistica italiano fondato su nuove logiche di impostazione internazionale, realizzato con moderne tecniche di costruzione che garantiscono alti livelli di sostenibilità, in totale coerenza con l’impegno di Penny Market Italia in termini di responsabilità sociale». In particolare l’impianto è stato «realizzato secondo le più recenti tecniche costruttive che conferiscono all’edificio caratteristiche di isolamento termico per una maggior efficienza energetica, con lo scopo di ottenere la massima qualità riducendo i consumi. Le scelte strategiche si traducono in led per l’illuminazione fino agli impianti di refrigerazione ad ammoniaca, ai pannelli solari. Si tratta di 7.500 mq di celle, che garantiscono un rendimento frigo superiore agli altri fluidi, maggiori rese e a parità di potenza minore spesa energetica. Il gas naturale usato non produce alcun effetto serra o danneggiamento allo strato di ozono, ed è uno dei gas refrigeranti più ecologici». «Verrà recuperato – proseguono – tutto il calore dell’impianto di refrigerazione alimentare che sarà poi smaltito nell’impianto di riscaldamento e produzione dell’acqua calda sanitaria».

Non trascurabile il dato occupazionale, che ha incassato il plauso del presidente Confindustria Biriaco e del sindaco Pogliese, e che si traduce in almeno 300 unità fra dipendenti diretti e indotto.

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