Lavoro
Coop, scongiurati licenziamenti in Sicilia: salvi 273 posti di lavoro
CATANIA – Flessibilità nei turni, riorganizzazione degli orari di lavoro, incentivi all’esodo, possibilità di transitare in altri punti vendita. Sono alcune delle soluzioni adottate per scongiurare i 273 esuberi comunicati da Coop Sicilia nel mese di giugno con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo. Lo comunica Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia. «Siamo soddisfatti – afferma la sindacalista – per essere riusciti, con grandissima difficoltà, a salvare 273 lavoratori. Nonostante le proposte avanzate dall’azienda si è riusciti a portare a casa l’obiettivo della salvaguardia dei lavoratori e dell’impresa intaccando il meno possibile il reddito dei lavoratori».
Elemento qualificante dell’accordo il mantenimento dell’ipermercato di Ragusa che invece era previsto tra quelli in chiusura e la garanzia di tutti i lavoratori dentro Coop Sicilia, compresi quelli degli uffici di Catania che prossimamente chiuderanno così come quelli dei 4 negozi di Palermo e Catania previsti in chiusura.
«Grazie alla sottoscrizione dell’accordo – sottolinea la Uiltucs regionale – si potrà dare il via al piano industriale che traghetterà tutti i lavoratori a partire dal primo gennaio 2018 in Coop Alleanza 3.0, società che attualmente detiene la proprietà di Coop Sicilia, una delle più grandi cooperative nazionali nel settore della distribuzione che, a partire dal primo gennaio, incorporerà attraverso una procedura di fusione Coop Sicilia con il passaggio di tutti i lavoratori siciliani».
«Dopo un confronto durato circa tre mesi, condotto con senso di responsabilità dalle parti, l’ipotesi di accordo raggiunto azzera l’impatto sui livelli occupazionali e apre le porte al piano di risanamento di Coop Sicilia, società controllata al 100% da Coop Alleanza 3.0». Lo afferma Coop Sicilia che parla di “un piano di sviluppo che porterà entro il 2020 all’apertura di nuovi punti vendita». «Far fronte a una grave e perdurante situazione di crisi di alcuni negozi Coop in Sicilia – ricorda la società – con un nuovo piano di rilancio industriale che passi attraverso una riorganizzazione della rete, con chiusure ed aperture di punti vendita in posizioni strategiche e nuove politiche commerciali. Erano queste le premesse con cui, nel giugno scorso, era stata aperta la procedura di mobilità per i lavoratori di alcuni negozi e della sede di Catania ed avviato il confronto con le Organizzazioni sindacali».
«Il pre-accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali – sottolinea Coop Sicilia – garantisce il pieno mantenimento dei livelli occupazionali, a fronte dei 273 esuberi inizialmente previsti, nessun lavoratore sarà licenziato, e un significativo recupero di efficienza nei punti vendita, ottenuto anche grazie a maggiore flessibilità, esodi volontari e interventi su alcuni istituti contrattuali». L’accordo, che dovrà essere ratificato nei prossimi giorni dopo lo svolgimento delle assemblee dei lavoratori, sarà operativo dal prossimo 1 ottobre. «In una situazione di oggettiva difficoltà di mercato – rileva la società – mentre altre insegne della grande distribuzione disinvestono Coop rilancia così il suo impegno in Sicilia, con un piano di sviluppo che porterà entro il 2020 all’apertura di nuovi punti vendita e all’ammodernamento di quelli esistenti. Con la positiva chiusura del confronto con le Organizzazioni sindacali, si conferma ancora una volta la vocazione sociale di Coop Sicilia in coerenza con i propri valori».
«La vertenza Coop Sicilia è stata chiusa con un accordo che scongiura a Catania e provincia 122 licenziamenti. E’ davvero una bella giornata». Lo affermano anche Enza Meli e Giovanni Casa, segretari generali di Uil e Uil Tucs Catania. «L’ipotesi di accordo, che sarà portata nei prossimi giorni all’esame e all’approvazione dei lavoratori – spiega Giovanni Casa, segretario della UilTucs di Catania – ha realizzato l’obiettivo essenziale indicato da Uil-UilTucs, cioè il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito del territorio di appartenenza. Niente licenziamenti, quindi. È stata, invece, prevista la possibilità di esodo volontario a fronte della erogazione di un incentivo. L’azienda si è, inoltre, impegnata a imprimere una forte accelerazione allo sviluppo della rete di vendita che prevede entro il 30 settembre 2020 l’apertura di 7 nuove sedi nelle province di Palermo e Catania, oltre al rilancio e all’ammodernamento di quelle esistenti».
«Perché questi obiettivi vengano realizzati nei tempi previsti – aggiunge Giovanni Casa – organizzazioni e rappresentanze sindacali hanno responsabilmente accordato la sospensione temporanea di alcuni istituti contrattuali, come le pause e i permessi lavorativi, che non hanno ricaduta immediata in busta-paga. Le parti, infine, hanno convenuto di adottare per la durata dell’accordo sindacale un modello organizzativo più flessibile che possa favorire il miglioramento dei livelli di servizio nei punti vendita e garantire un presidio adeguato durante i picchi di vendita. Effettuate le consultazioni con i lavoratori – conclude il sindacalista – l’accordo definitivo sarà sottoscritto nella Direzione territoriale del Lavoro di Catania». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA