Auchan in crisi avvia mobilità In Sicilia 267 lavoratori a rischio

Di Redazione / 27 Aprile 2015

Sempre più crisi per la Grande distribuzione organizzata in Italia e quindi anche in Sicilia, territorio pieno di centri commerciali dove si sono insediati i marchi più importanti delle Gdo. Adesso è la volta di Auchan, che in Italia vuole drasticamente tagliare il costo del lavoro. La catena di ipermercati, che occupa 11.422 dipendenti e ha 51 sedi in Italia, ha avviato le procedure di mobilità per circa 1.500 addetti. In Sicilia la società conta 1.137 dipendenti in sei punti vendita – Palermo, Carini (Pa) Melilli (Sr) e tre in provincia di Catania – e i posti di lavoro a rischio sono 267. I sindacati hanno proclamato per il 9 maggio una giornata di sciopero in tutta Italia e non escludono mobilitazioni prima di quella data. «Il modo di gestire l’azienda è incomprensibile – dice la segretaria regionale della Uiltucs, Marianna Flauto – se Auchan ha registrato perdite, queste sono il frutto di politiche aziendali sbagliate e non possono essere i lavoratori a farne le spese. Tra le ragioni dei licenziamenti, la società indica pratiche di concorrenza sleale, soprattutto al Sud, dove nella grande distribuzione molti operatori economici non applicano i contratti collettivi di categoria nazionale; oppure applicano i contratti part-time mentre il personale lavora full time. Se il mercato è drogato, devono essere potenziati i controlli, non possono essere i lavoratori a farne le spese».

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