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Il virus uccide anche le imprese: rischio fallimento per tante aziende siciliane

Di Redazione |

ROMA – «L’emergenza coronavirus rischia di condannare al fallimento le aziende siciliane che così saranno costrette a licenziare migliaia di persone, facendo sprofondare l’economia di tutta la regione. Uno scenario apocalittico che la politica, a tutti i livelli, non riuscirà a scongiurare con i “pannicelli caldi” sinora proposti. Servono interventi drastici a sostegno delle imprese: blocco delle tasse e dei canoni di locazioni, pagamenti più veloci e lotta ai furbetti». È l’appello lanciato dal presidente di Assoimpresa, Mario Attinasi, al termine di una riunione del direttivo tenutasi in videoconferenza.

«Chiediamo al governo regionale ma anche ai comuni di adottare provvedimenti realmente efficaci – continua Attinasi -. Bisogna sospendere immediatamente tutte le tasse locali e i canoni di locazione ma, cosa ancora più importante, è necessario sbloccare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese: in un momento così drammatico, in cui tante aziende rischiano di non riaprire più, non è accettabile che i crediti non vengano onorati. Inoltre bisogna avviare una vasta operazione di contrasto al mondo del sommerso: la concorrenza sleale di che opera “in nero” e senza pagare le tasse è resa ancor più insostenibile dall’emergenza che stiamo vivendo».

Assoimpresa pone l’accento su «un sistema economico che è completamente da rivedere a cominciare dal modello fiscale, ormai insostenibile per imprese e famiglie, a favore di un nuovo modello culturale in cui tutti facciano il proprio dovere di cittadini mettendo da parte egoismi e personalismi». Un «nuovo paradigma con l’obiettivo di rendere il nostro Paese un esempio positivo dal punto di vista culturale, sociale ed economico», conclude l’associazione. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA