Economia
Costruzioni: corsa investimenti +12% in 2022, -5,7% in 2023
Ance, dopo 2 anni di crescita record, pesa fine bonus villette
ROMA, 25 OTT – Gli investimenti in costruzioni hanno segnato due anni di “crescita record”, del 20% nel 2021 e del 12% nel 2022, secondo i dati dell’Osservatorio congiunturale dell’Ance. Ma nel 2023 il centro studi dell’associazione dei costruttori prevede un ritorno del segno negativo con un calo degli investimenti del 5,7%. In particolare “la riqualificazione degli immobili, con lo scadere degli incentivi per le unifamiliari, subirà una brusca frenata (-24%)” mentre è atteso un “incisivo aumento delle opere pubbliche (+25%) con l’avvio dei cantieri Pnrr”. L’Ance stima che circa un terzo della crescita del prodotto interno lordo italiano è attribuibile all’edilizia. L’Ance che sottolinea come gli investimenti in costruzioni “sono stati il principale motore della crescita dell’economia italiana negli ultimi due anni” e questa dinamica rappresenta una “peculiarità tutta italiana” rispetto ai principali paesi europei. La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, vede nella previsione di un calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% nel 2023 “un campanello d’allarme”, anche se dopo la crescita degli ultimi due anni, un calo potrebbe essere “fisiologico”. Questo risultato “è sostenuto dal comparto pubblico e, se questo dovesse avere un rallentamento” non ci sarà “una minor crescita ma un segnale preoccupante”, dichiara Brancaccio. La presidente guarda comunque con ottimismo al futuro del settore “non abbiamo mai avuto tanto lavoro, tante opportunità e una sfida così affascinate”, afferma la presidente dei costruttori, che non possiamo permetterci di non cogliere.