Webuild, contratto da 16 mld per l’alta velocitá ferroviaria negli Usa

Di Redazione / 15 Giugno 2021

ROMA (ITALPRESS) – Webuild e la sua controllata statunitense Lane Construction hanno firmato il contratto definitivo del valore di 16 miliardi di dollari con la societá Texas Central LCC per realizzare la ferrovia ad alta velocitá tra Dallas e Houston. La firma rappresenta la tappa finale in vista della financial closure, prevista nei prossimi mesi, a seguito del quale saranno avviati i lavori del megaprogetto che permetterá ai cittadini delle due cittá di viaggiare in modo veloce, sicuro e sostenibile dal punto di vista ambientale, stimolando al tempo stesso l’economia con migliaia di nuovi posti di lavoro anche per le imprese della filiera. Il progetto sará rivoluzionario per la mobilitá sostenibile negli Stati Uniti, che potranno unirsi al gruppo dei Paesi che offrono ai loro cittadini il trasporto pubblico ad alta velocitá da anni, come il Giappone, la Cina, la Francia e l’Italia. Con questo contratto il Nord America sale al 35% nel backlog costruzioni totale del Gruppo, rappresentando il primo singolo mercato per backlog costruzioni. Il contratto crea un’occasione unica anche per tutte le imprese italiane che lavorano con Webuild (che integreranno la filiera americana di Lane sul progetto), inclusa ITALFERR (Gruppo Ferrovie dello Stato), che fará per Webuild la supervisione alla progettazione. Il progetto prevede la realizzazione di fabbriche per prodotti da utilizzare per la costruzione della linea ferroviaria, anche con tecnologia italiana specializzata in alcune lavorazioni dell’alta velocitá, con un forte impatto in termini di occupazione. Con la costruzione della nuova linea ferroviaria verranno creati 17mila posti di lavoro diretti e oltre 20mila indiretti. Secondo le previsioni, saranno utilizzati materiali per un valore stimato di contratti di 7,3 miliardi di dollari da fornitori statunitensi di 37 stati, insieme a contratti per la filiera italiana specializzata nel settore. Una volta che i treni entreranno in servizio, saranno creati oltre 1.500 posti di lavoro diretti. Il contratto, uno dei piú importanti firmati negli Stati Uniti nel settore delle infrastrutture, si afferma anche come un traguardo “trasformativo” per Webuild, segnando il completamento di un percorso iniziato nel 2014 quando Salini ha rafforzato la propria dimensione integrando Impregilo, successivamente Lane, ed ora Astaldi, creando quello che oggi é il Gruppo Webuild. Il contratto definitivo, firmato con Texas Central prevede in capo al Gruppo Webuild la realizzazione dei lavori di ingegneria civile, con la progettazione e la realizzazione del tracciato di 379 chilometri (236 miglia), del sistema dei binari, dei viadotti, degli edifici e dei servizi per la manutenzione, per il deposito dei treni e per lo stoccaggio dei materiali. Gran parte del tracciato é costituito da viadotti sopraelevati, e potrá beneficiare dell’esperienza del Gruppo nella realizzazione di ponti, per ridurre il piú possibile gli impatti per i proprietari terrieri e i residenti delle cittadine attraversate dalla linea. La linea ferroviaria ad alta velocitá Dallas-Houston trasformerá completamente la mobilitá tra le due cittá. Il treno, che avrá come modello il Tokaido Shinkansen della Central Japan Railway, il sistema di trasporto di massa piú sicuro al mondo, collegherá le cittá in 90 minuti con una velocitá massima di 320 chilometri orari, il servizio piú veloce del Paese, con una corsa ogni ora e ogni 30 minuti nelle ore di picco, e uno stop nella Brazos Valley vicino alla Texas A&M University. Il treno rappresenterá un beneficio per almeno 100.000 persone, chiamate “super commuters”, che si spostano in andata e ritorno ogni settimana in aereo o auto. Si prevede una riduzione di 101mila tonnellate annue di gas serra altrimenti prodotte dai viaggi in auto e in aereo tra le due cittá, ed entro il 2050 circa 13 milioni di texani che vivono nelle aree servite dal treno utilizzeranno questo nuovo mezzo di trasporto. (ITALPRESS). abr/com 15-Giu-21 15:06

Condividi
Pubblicato da:
Redazione
Tag: economia