Videogiochi, in Europa 1 adolescente su 5 a rischio gaming problematico

Di Redazione / 24 Marzo 2022

ROMA (ITALPRESS) – Una ricerca ­- condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc), dal Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Universitá di Padova (Unipd) e dall’australiana Flinders University – ha indagato in quale modo fattori individuali, sociali e contestuali siano associati a un maggiore rischio per gli adolescenti europei di gaming (uso dei videogiochi) problematico, cioé un utilizzo eccessivo dei videogame che possa mettere a repentaglio la salute e favorire l’allontanamento dalla scuola e dagli affetti. Lo studio é stato pubblicato sulla rivista Addiction. La ricerca ha analizzato i dati dello studio European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD) del 2019, relativi ai comportamenti di gaming di 89000 adolescenti tra i 15 e i 16 anni residenti in 30 Paesi europei. “Abbiamo rilevato che in Europa un ragazzo su cinque é ad alto rischio di gaming problematico (circa il 20%)”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr-Ifc e coordinatrice dello studio. “L’esposizione al fenomeno dei ragazzi (30.8%) risulta tre volte piú alto di quello delle ragazze (9.4%). È emerso anche – aggiunge – che gli adolescenti residenti in Danimarca riportano i livelli piú bassi di gaming problematico (12%), mentre quelli in Romania riferiscono una maggiore percezione di problemi associati all’uso di videogiochi (30.2%). La percentuale di studenti italiani con un alto rischio di gaming problematico (23.9%) é superiore alla media europea, con un numero maggiore di ragazzi (34%) che percepisce conseguenze negative legate al gaming rispetto alle ragazze (12.8%)”. Il contesto familiare e le politiche nazionali possono diminuire la probabilitá che gli adolescenti sperimentino un uso problematico dei videogiochi. “La ricerca indica come la presenza di regole genitoriali e di supporto emotivo familiare proteggano in adolescenza da un utilizzo eccessivo e distorto dei videogiochi – conclude Alessio Vieno, professore Unipd -. Il rischio di gaming problematico é infine maggiore negli Stati dove sono piú marcate le disuguaglianze economiche, mentre risulta minore nei Paesi dove vengono effettuati investimenti nelle politiche di salute pubblica, come i benefici fiscali per le famiglie”. La ricerca sembra confermare la centralitá del supporto emotivo della famiglia nel prevenire il fenomeno e l’importanza delle politiche di protezione sociale, grazie alle quali un maggiore sostegno economico puó migliorare la qualitá della relazione genitori-figli e fornire risorse per attivitá ricreative alternative per un sano sviluppo degli adolescenti. (ITALPRESS). fsc/com 24-Mar-22 12:42

Pubblicato da:
Redazione
Tag: italia