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Pnrr, Decaro “Non abbiamo ritardi, Comuni pronti a ridiscutere opere”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Prima ci hanno detto che alcuni progetti non andavano bene. Poi che c’erano particolari difficoltá nel Mezzogiorno e per gli asili nido. E alla fine, quando é emerso con chiarezza che non ci sarebbero stati ritardi significativi che ci riguardavano, e che eravamo giá riusciti ad aggiudicare nei tempi previsti la stragrande maggioranza delle opere, abbiamo saputo che il governo intende spostare sul Repower Eu 13 miliardi di risorse dei Comuni su un totale di 16 miliardi, che verranno assegnati alle grandi aziende di Stato”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, in un’intervista al quotidiano La Repubblica. “Noi eravamo pronti – ha aggiunto il presidente dell’Anci – a ridiscutere tutte le opere che la Commissione Ue non ritiene compatibili con il Pnrr, come é successo per gli stadi di Venezia e Firenze, nonostante in prima battuta avessero giá superato il vaglio dell’istruttoria condotta dai ministeri e dal governo. Ma qui si tratta di tre linee di progetti, tutte importanti. E se due giá erano preesistenti al Pnrr, e cioé i piani per le piccole e medie opere per l’efficientamento energetico e il dissesto idrogeologico e i piani di rigenerazione urbana, i piani urbani integrati invece sono nati proprio con il Next Generation Eu, dopo una capillare istruttoria, cittá per cittá”. “Noi non abbiamo ritardi”, ha affermato Decaro in riferimento ai Comuni. “Neanche sugli asili nido – ha continuato -, dove hanno continuato per mesi a dirci ‘non ce la farete’, e invece alla scadenza del 30 giugno avevamo giá concluso le gare per l’assegnazione del 92% dei lavori, e adesso siamo sicuramente arrivati al 100%. Quanto ai Pui, in seguito alla verifica condotta con Invitalia abbiamo accertato che é giá stato aggiudicato il 94,5% delle gare, alcune cittá sono giá al 100». Secondo Decaro, “gli uffici dei Comuni hanno paura di ritrovarsi con debiti fuori bilancio”. “Se i fondi a settembre-ottobre, quando passerá il piano di revisione del Pnrr, non verranno sostituiti immediatamente con altre risorse – ha aggiunto -, i progetti dovremo pagarli noi. In molti casi abbiamo giá anticipato i pagamenti. E molte opere potrebbero bloccarsi, giá adesso molte ditte si stanno tirando indietro, perchê sono spaventate”. – Foto: Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). col4/red 14-Ago-23 08:48

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