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Cospito, Pd “Meloni parla da capo partito non da premier”
ROMA (ITALPRESS) – “Dopo giorni di attesa sono arrivate le parole dell’onorevole Giorgia Meloni. Pensavamo che fossero le parole di un presidente del Consiglio preoccupato di comporre l’unitá e la coesione del Paese in un momento di forte tensione. Abbiamo, purtroppo, letto le parole di un capo partito che difende i suoi oltre l’indifendibile e, per farlo, rilancia polemiche strumentali e livorose contro l’opposizione. Una lettera che riattizza il fuoco invece di spegnerlo”. Cosí in una nota il segretario del PD, Enrico Letta, e le capogruppo dem al Senato e alla Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. “Riteniamo davvero molto grave che la presidente del Consiglio non consideri la diffusione di documenti dichiarati dal Dap non divulgabili come una ragione per le dimissioni del sottosegretario alla Giustizia, Delmastro. E riteniamo altrettanto grave che non senta il dovere di prendere le distanze dall’uso diffamatorio verso il PD che il coordinatore del suo partito, nonchê vice presidente del Copasir, Donzelli, ha fatto di quelle notizie riservate”, aggiungono. “Le affermazioni della presidente Meloni sulla necessitá di comportamenti responsabili ci inducono a ricordarle che il Pd ha nel suo dna la tutela della libertá, della democrazia, delle istituzioni repubblicane, dello Stato di diritto ed é e sará sempre un costruttore di unitá e coesione nazionale. Su questo terreno, presidente Meloni, ci troverá sempre tutti uniti. Non é pertanto a noi – sottolineano – che l’appello va rivolto ma a FdI, di cui lei é leader e presidente, che ha infranto con accuse diffamanti e calunniose questa unitá politica proprio in uno dei momenti parlamentari piú importanti, il voto per l’istituzione della Commissione Antimafia. Ricordi che a parlare per noi sono la nostra storia, la linearitá dei nostri comportamenti e i tanti caduti del nostro campo, vittime della nostra intransigenza nei confronti del terrorismo. La stessa fermezza che teniamo oggi verso tentativi di sovvertimento dell’ordine costituito che non ci vedono e non ci vedranno mai ambigui”, concludono Letta, Malpezzi e Serracchiani. (ITALPRESS). -foto agenziafotogramma.it- ads/com 04-Feb-23 18:01