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Calderoli “L’autonomia verrá modificata, poi l’opposizione non rompa”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dá suggerimenti, sono contento. È stata l’opposizione a chiedere l’esame costituzionale dell’autonomia, quindi se ora applichiamo i suggerimenti costituzionali, nessuno deve piú rompermi gli zebedei…”. Lo dice in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli. “Nonostante qualcuno pensi che io abbia preso negativamente il pronunciamento della Corte, non é cosí. Ho il massimo rispetto dei giudici costituzionali – aggiunge -. Certo, sarei stato piú contento se mi avessero detto “tutto a posto”, ma ho l’umiltá e l’orgoglio di chi, avendo percorso una terra sconosciuta e nuova, possa anche avere commesso qualche errore. Io sono riuscito a fare approvare in Parlamento una legge sull’autonomia e non avevo veritá in tasca”. Calderoli osserva che “il pronunciamento della Corte mi serve per correggere una legge in modo che sia corrispondente a quanto la Costituzione prescrive”. “Se faccio un mea culpa? “Rispetto alle censure della Consulta a mia discolpa ho il fatto di avere usato una prassi consolidata dal passato e di muovermi in un territorio incognito. Ad esempio. Sui livelli essenziali di prestazione. i lep, nel caso della sanitá sono stati definiti con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri e sempre dpcm sono stati utilizzati per le misure anti Covid nel governo Conte. Peró – spiega – questo strumento é considerato inidoneo per la definizione dei lep nell’autonomia differenziata. Se vogliono una fonte di rango primario, una legge del Parlamento o una legge delega, lo faremo”. “La mia legge”, rivendica Calderoli, “é fatta di 11 articoli e 45 commi, le Regioni di centrosinistra hanno contestato 43 dei 45 commi. La Consulta ha riscontrato 7 motivi su 60 di incostituzionalitá che provvederemo a rimuovere. Risultato? L’impianto della legge ha retto”. E sul referendum spiega: “L’autonomia é solidale, forse anche troppo rispetto al comportamento di alcune Regioni. A me il referendum non fa paura, perchê non ho mai creduto che fosse ammissibile. A Meloni manda a dire che senza autonomia niente premierato? È una competizione inesistente. I percorsi sono ampiamente separati e tali restano. Il premierato é una riforma costituzionale, richiede piú tempo, ma vogliamo realizzarli entrambi”, conclude. – foto: Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). fsc/red 18-Nov-24 09:06

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