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Autonomia, Calderoli “Terremo conto della Consulta ma legge va avanti”
ROMA (ITALPRESS) – “Non ha senso parlare di vincitori o di vinti. La Consulta ha sancito che l’Autonomia é costituzionale, questa é una rivoluzione copernicana per il sistema italiano”. Cosí il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli intervistato da “Il Corriere della Sera”. “Abbiamo sentito per mesi raccontare che la nostra legge calpestava la Carta e amenitá del genere – prosegue Calderoli il ‘padre’ della riforma -. Non é andata cosí. Quello che conosciamo é un comunicato stampa e non la sentenza che aspetto di leggere bene e nel dettaglio. Ma non esistono dubbi sulla pronuncia dei giudici”. Mentre sui rilievi mossi dalla Consulta che su piú aspetti ha parlato di “illegittimitá” osserva: “Guardi, io ringrazio di cuore i giudici per avermi dato tutte le indicazioni che andró a leggere nella sentenza. In tutte le parti attuative ne terró conto”. “La gran parte dei rilievi mossi possono essere agevolmente superati in fase di attuazione della legge, anche con il coinvolgimento del Parlamento, come richiesto dalla Corte”. Critiche sono state mosse anche sui livelli essenziali delle prestazioni: “I principi direttivi sono giá contenuti nella legge di bilancio del 2023 che nessuno ha mai contestato. Se non sono sorte obiezioni in quella sede, mi spiegate perchê lo devono essere ora? Prendiamo la sollecitazione della Corte affinchê il Parlamento contribuisca a definire i Lep il prima possibile cosí da dare attuazione alla Costituzione”. Il Parlamento é obbligato a conformarsi a quanto stabilito dalla Corte? “In linea di principio sí, ma avete presente le pronunce sulla procreazione assistita o sul fine vita? Finchê non si interviene si procede a legislazione vigente. Lo ricordo: la legge che istituisce l’Autonomia é entrata in vigore e la Corte l’ha considerata costituzionale”. E sui tempi dell’iter legislativo “non cambia nulla. Noi ci stiamo confrontando con alcune Regioni sulle materie non Lep. Quando arriveremo alle intese vedrete che conterranno le prescrizioni della Corte. Altrimenti si andrá avanti a legislazione vigente”. “In bergamasco si dice: l’é ‘ndacia (é andata, ndr). Sí, ci sarebbe il referendum, che per me non é nemmeno ammissibile. Ma lo scoglio vero sará il quorum perchê gli italiani non votano nemmeno piú per Regioni e Comuni. A sinistra si rassegnino, la battaglia é persa”, conclude. – Foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). col3/red 15-Nov-24 08:31