GENOVA, 15 OTT – E’ stata estesa anche alle discariche la ricerca della testa di Albano Crocco, l’ex infermiere di 68 anni ucciso e decapitato nei boschi di Lumarzo martedì mattina. Secondo i carabinieri di Chiavari e del nucleo investigativo, coordinati dal pm Silvio Franz, il killer potrebbe avere gettato la testa in un cassonetto oppure direttamente in una discarica insieme all’arma del delitto. Per questo i militari stanno acquisendo le immagini delle telecamere di negozi, banche, ma anche dei comuni per trovare un possibile passo falso commesso dall’assassino. Al momento l’unico indagato è il nipote della vittima, Claudio Borgarelli: i due in passato avevano avuto dissidi, come ammesso dallo stesso nipote. Le indagini però sono dirette anche verso altre persone, almeno due, che potrebbero avere avuto dissidi con Crocco.