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Undici sottosegretari al M5s, 9 alla Lega, 6 al Pd, 2 a Iv: la squadra di Draghi quasi al completo
ROMA – Ancora non c’è niente di ufficiale, ma circolano già le indiscrezioni sui sottosegretari che andranno a completare la squadra di governo che sarà definitivamente varata entro questa sera dal Consiglio dei ministri che è attualmente in corso.
La lista targata M5S entrata in Cdm, ieri consegnata da Vito Crimi al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli con una elenco di 11 nomi, vede alcune new entry, tra queste le deputate Anna Macina, Barbara Floridia e Dalila Nesci, parlamentare animatrice del think tank Parole Guerriere, ma anche assenze di peso, a partire da quella di Stefano Buffagni, considerato un ‘big’ del M5S. Tra le conferme, quelle di Carlo Sibilia, Manlio Di Stefano, Giancarlo Cancelleri, Pierpaolo Sileri e Alessandra Todde.
Come da attese, fa parte della lista Laura Castelli, che dovrebbe tornare al Mef e non sembrerebbe mai essere stata messa in discussione. Infine della lista M5S dovrebbero far parte la senatrice Rossella Accoto e la deputata Ilaria Fontana, entrambe per la prima volta nella squadra di sottogoverno.
Sarebbero nove i sottosegretari del Carroccio. E la Lega – in una nota – si dice soddisfatta perché potrà occuparsi di temi fondamentali: tra gli altri Viminale, Scuola, Infrastrutture, Agricoltura. Tra i nomi che circolano Claudio Durigon, Nicola Molteni, Vannia Gava, Lucia Borgonzoni, Rossano Sasso, Alessandro Morelli e Tiziana Nisini.
Sarebbero 6 le caselle assegnate al Pd nella squadra dei sottosegretari, si apprende da fonti parlamentari dem. Una lista che dovrebbe comprendere molte donne. Tra le riconferme ci sarebbero le uscenti Simona Malpezzi, Marina Sereni e Anna Ascani. Ci sarebbe una new entry: la senatrice pugliese Assunta Messina membro della commissione Ambiente di palazzo Madama. Ma come possibile nuovo ingresso circola anche il nome dell’assessore al Bilancio del Lazio, Alessandra Sartore. Sarebbe confermato Enzo Amendola ma in quota “tecnici”.
Ad Italia Viva due le postazioni assegnate con il “ritorno” di Teresa Bellanova e Ivan Scalfarotto.
Nel Consiglio dei ministri non sarebbero però mancate frizioni tra i partiti sulla lista dei sottosegretari. «Non sta filando liscio, niente affatto…», hanno riferito fonti di governo. «Un po’ di caselle, più d’una, non vanno bene», ha rivelato poi un’altra fonte di governo durante una pausa del Cdm. Tra i motivi di dissidio, l’indicazione del forzista Giorgio Mulé all’Editoria, che vedrebbe contrari i dem. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA