TARANTO, 8 MAR – “Da più un mese e mezzo, dopo aver ammazzato la madre, strangolandola, invece di essere detenuto presso strutture penitenziarie che ormai non esistono più (parliamo dei manicomi giudiziari), viene piantonato nell’arco di una giornata da 12 poliziotti penitenziari presso l’ospedale di Taranto”. È quanto denuncia Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria) riferendosi a Giovanni Diofano, 47enne di Taranto, arrestato il 21 gennaio scorso per aver ucciso la madre, Lucia Matarrelli, di 76 anni, nel suo appartamento di via Lago di Monticchio. L’uomo fu sottoposto a fermo e accompagnato nella cella dell’ospedale ‘Moscati’ poiché in evidente stato di disagio psichico. “Sembra – sottolinea Pilagatti – che lo abbiano ‘dimenticato’ in ospedale non sapendo cosa farne proprio per mancanza di posti in strutture adeguate. E così ancora una volta a rimetterci è la polizia penitenziaria, già in enorme affanno”