PIETRAPERZIA (ENNA) – Tre colpi di fucile sono stati esplosi nella notte tra il 17 e il 18 settembre scorsi contro l’abitazione di un carabiniere in servizio nella stazione di Pietraperzia (Enna). Lo rende noto il senatore Mario Michele Giarrusso, componente del M5s in commissione Antimafia, che definisce l’accaduto “un atto gravissimo sul quale bisogna intervenire subito”.
Nello stesso paese dell’Ennese il 23 aprile scorso ignoti hanno appiccato il fuoco alle due porte d’ingresso della casa del sindaco Antonio Bevilacqua (M5s), mentre alcuni mesi prima era stata incendiata l’auto del comandante della locale stazione dell’Arma. “E’ una grave escalation a cui bisogna rispondere con la massima fermezza”, dice Giarrusso esprimendo “a nome di tutto il Movimento massima solidarietà all’Arma tutta, che rappresenta l’estremo baluardo a difesa dei cittadini onesti”. “So che non si faranno intimidire da questi vigliacchi – conclude il senatore – e noi saremo al loro fianco”.
I colpi sarebbero stati esplosi nell’abitazione di campagna del militare, a Barrafranca.
Anche il comando provinciale dei carabinieri di Enna ha confermato che «sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro la facciata esterna dell’abitazione di un militare dell’Arma», e di avere avviato sul caso «indagini a tutto campo», con il coordinamento della locale Procura. «I locali vertici dell’Arma – si legge in una nota – hanno incontrato i militari che operano quotidianamente, con professionalità e dedizione, nell’area di Barrafranca e Pietraperzia, contesto particolarmente impegnato sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica».