(V. ‘++ Associazione terroristica pro Al Qaeda…’ delle 8.05) (ANSA) – BOLOGNA, 24 DIC – Sono tutti under 30 e c’è anche un minorenne tra i cinque destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bologna, Andrea Salvatore Romito, sospettati di aver dato vita a un’associazione terroristica d’ispirazione jihadista, in chiave ‘takirista’, denominata “Da’Wa Italia”, ossia “chiamata alle armi Italia”. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Ros guidati dal comandante della sezione Antiterrorismo, colonnello Federico Palmieri e dal comandante del Ros di Bologna, tenente colonnello Luca Latino e coordinate dai pm Stefano Dambruoso e dalla procuratrice aggiunta Moena Plazzi, nessuno dei cinque ragazzi proveniva da famiglie con particolari difficoltà economiche o disagio sociale. Tutti erano ben inseriti nel tessuto sociale delle loro città – Bologna, Spoleto, Monfalcone, Milano – dove non frequentavano moschee o centri di preghiera. Le indagini sono state particolarmente complesse proprio perché i canali attraverso i quali questi giovani si formavano alla dottrina jihadista e comunicavano erano solo in rete. I pc e gli altri device sequestrati a casa dei giovani aiuteranno gli investigatori a capire quali connessioni avessero a livello italiano ed europeo.