ROMA, 14 MAR – La presidenza del Consiglio dei
Ministri e il ministero della Difesa sono state ammesse come
parte civile nel procedimento che si apre oggi davanti al gup
del tribunale militare di Roma a carico di Walter Biot,
l’ufficiale di Marina arrestato per avere ceduto, in cambio di
denaro, notizie classificate ad un funzionario russo. Nei
confronti di Biot la procura militare contesta i reati di
rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio,
procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio,
esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e
rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni
all’estero di notizie non segrete ne riservate. Per questa
vicenda Biot è a giudizio anche davanti ai giudici ordinari e
per lui il processo a piazzale Clodio si aprirà il prossimo 30
marzo.