Martina Franca
Scuola, va a firmare incarico per docenza in abito da sposa: «Rischiavo di perdere un anno di lavoro»
La foto sul web postata su Facebook dall'Istituto in cui dovrà insegnare ha registrato commenti positivi e negativi
Due tra le firme più importanti della sua vita: quella con cui ha accettato l’incarico annuale come docente di matematica in una scuola superiore della provincia di Taranto, e poi quella in chiesa per dire «sì» per sempre al suo Nicola. Protagonista una sposa di Martina Franca, Carmela, che il 6 settembre scorso ha dovuto firmare in abito bianco l'assegnazione della docenza nell’Iiss Ettore Majorana della sua città, nel giorno delle nozze, prima di correre all’altare.
La foto di Carmela, seduta in abito bianco e con il velo ad una scrivania della scuola mentre firma il contratto per l'incarico annuale, ha fatto il giro dei social dopo essere stata pubblicata sulla pagina Facebook dell’istituto. Travolto dai commenti, in parte negativi sulla «inaccettabile condizione dei precari nel nostro Paese, costretti a rovinarsi anche il giorno più bello per non perdere il lavoro», il post dopo alcune ore è stato rimosso. I commenti e le critiche non hanno risparmiato la diretta interessata, la docente-sposa, che a distanza di ore e nella valanga di post, con la sua foto rimbalzata sul web da una pagina all’altra, ha deciso di rispondere: «Sono stata costretta ad andare a scuola a firmare, altrimenti avrei perso un anno di lavoro. Purtroppo la gente parla senza sapere». «Ne abbiamo viste tante nella scuola – era scritto nel post – ma una così mai. Una nuova collega, almeno per quest’anno, doveva firmare l’assegnazione dell’incarico annuale per la disciplina di matematica, aveva un impegno molto importante ma ha trovato il modo di venire comunque a scuola. Auguri Carmela, sei già entrata nei nostri cuori». Migliaia i commenti in cui si sono alternati messaggi di auguri e riflessioni amare sulla condizione del precariato nella scuola. «Nel cuore degli alunni c'è già», ha scritto qualcuno. «Di sicuro – si legge in un altro commento – una delle colleghe più eleganti nel giorno della presa di servizio. Tanti auguri per entrambe le avventure». «Una foto tristissima – dice però un altro internauta – che dimostra cosa deve sopportare un precario per poter mantenere il proprio posto di lavoro». E ancora: «Che società è questa se una donna deve correre a firmare il contratto di un anno il giorno del suo matrimonio?». Infine c'è chi trova «a dir poco drammatico e tutt'altro che dignitoso essere costretti a firmare in un momento simile per un contratto, tra l’altro precario», e chi parla di «un mondo inutilmente burocratico e antiquato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA