TORINO, 10 OTT – Ci fu ritardo volontario nell’affidamento dell’edizione 2015 del Salone del Libro di Torino, con l’obiettivo di favorire la società francese Gl Events. E’ l’ipotesi della procura nel filone di indagine in cui oggi è stato interrogato il vicepresidente della Fondazione, Roberto Moisio. Il pm Gianfranco Colace procede per “turbativa del procedimento di scelta del contraente” e sta vagliando anche le posizioni dell’ex assessore comunale Maurizio Braccialarghe e di Rolando Picchioni, ex presidente della Fondazione. “Avevo comunicato il mio dissenso per come stavano procedendo le cose” ha detto Moisio, che divenne pienamente operativo alla vicepresidenza solo nel settembre 2014. “Se c’è stato un ritardo – commenta il difensore, Paolo Davico Bonino – non può essere ricondotto a lui. In quella situazione non poteva fare altro che dimettersi o abbozzare”.