«Mio padre è l’uomo più perseguitato del mondo, con 86 processi e più di 4000 udienze». Così Barbara Berlusconi, interpellata dall’ANSA, commenta l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter. «È un processo surreale, che nemmeno doveva cominciare – aggiunge -. Uno strascico del primo processo Ruby, nel quale mio padre era già stato assolto con formula piena». «Il tribunale oggi afferma che il fatto addirittura non sussiste. Da figlia – spiega ancora – provo una doppia amarezza: oltre al danno di immagine, non tutti comprendono come i processi colpiscano l’animo, ma soprattutto la salute della persona indagata».
«Non meno pesanti poi sono le sofferenze per la famiglia di chi è ingiustamente oggetto di indagine», sottolinea Barbara Berlusconi, evidenziando che a pagare i costi economici di questi processi saranno «come al solito i contribuenti italiani, non certo i giudici».