MILANO – La conferma di quella serata con scene “a luci rosse” che vide ad Arcore, nel 2010, nel corso della quale Silvio Berlusconi «era sempre con le mani addosso alle ragazze», «baciava i loro seni» e si faceva «mettere il sedere in faccia», ma anche il racconto delle «molestie» da lei subite nel 2015 dal produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein. Ha parlato di tutto questo e nei dettagli, rispondendo alle domande del pm Luca Gaglio e a quelle del suo difensore, la modella Ambra Battilana, una delle testimoni “chiave” delle inchieste sul caso Ruby, che oggi ha deposto nel processo ‘Ruby ter’ a carico del leader di FI e di altre 28 imputati, tra cui molte “olgettine”. La modella, che ora vive a New York (“me ne sono dovuta andare dall’Italia, perché il mio nome era “macchiato” come una escort”), ha ricostruito il «bunga-bunga» a villa San Martino (“Berlusconi mi toccò il sedere mentre salivo le scale”) e pure, in parte, il «procedimento» a carico di Weinstein, che inizierà «il 6 gennaio».
Ad ascoltare la sua testimonianza c’erano in aula anche Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle giovani ospiti nella villa di Arcore e imputate per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, assieme, tra gli altri, a Berlusconi, accusato di aver versato soldi alle ‘olgettinè per il loro silenzio e la loro reticenza. Ex Miss Piemonte e autrice già nel 2011, assieme a Chiara Danese, di una memoria che fece avere ai pm di Milano, Battilana ha ripercorso, passo passo, come aveva già fatto negli altri due processi sul caso Ruby, in che modo arrivò nella residenza dell’allora premier nell’agosto di 9 anni fa e che cosa vide. Ha raccontato di nuovo, quindi, che Nicole Minetti nella stanza del “bunga-bunga» ballava «nuda a un metro da me, si faceva toccare da Berlusconi che la baciava sulla bocca, sul seno e le toccava il sedere». Lei e Chiara decisero di andarsene ed Emilio Fede “ci minacciò dicendoci che se andavamo via, per Miss Italia non avevamo possibilità e mi ricordo che Berlusconi annuiva». Ha spiegato che lei all’inizio aveva scambiato il leader ‘azzurrò “per un imitatore» e che «lui ci fece prendere delle statuette colorate da una scatola, ero confusa e mi chiedevo ‘perché il presidente dell’Italia ha una collezione di giocattoli?’».
Già durante la cena, ha detto ancora la 27enne, le ragazze “baciavano in bocca Berlusconi, lo toccavano sotto il tavolo”. Ha affermato di aver subito, dopo quella serata, «minacce» e “aggressioni psicologiche” da Daniele Salemi, all’epoca suo agente e che aveva portato lei e Chiara ad un provino da Fede per fare le «meteorine». Infine, ancora riferimenti al caso Weinstein dopo le domande del difensore di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi. «Per un milione di dollari – ha chiarito Battilana – dovevo eliminare le prove audio che avevo registrato, non dovevo più parlare di lui e della vicenda, sono stata costretta ad accettare quell’accordo, che poi è stato sciolto e ora partirà un procedimento».