Italia
Roma, alla camera ardente il dolore immenso della moglie del carabiniere ucciso
Roma – Tocca la bara del marito e quasi si appoggia con entrambe le mani, la moglie del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso il 26 luglio da un giovane americano che è stato arrestato. Un dolore composto, come quello della gente che numerosa, sta affollando in queste ore Piazza del Monte di Pietà dove è stata allestita la camera ardente dello sfortunato militare. La moglie (si erano sposati poco più di un mese fa a Somma Vesuviana), è arrivata in Piazza del Monte di Pietà alle 15,30. Stretta in un tailleur pantalone blu, sotto una camicia bianca, Rosa Maria veglia il feretro del marito Mario Cerciello Rega. I suoi occhi sono gonfi per tutte le lacrime che hanno pianto. Intorno a lei, immobile nel suo dolore, il viavai delle migliaia di persone e appartenenti alle forze dell’ordine che sono venuti a dare l’ultimo saluto al vice brigadiere ucciso il 26 luglio. Le telecamere, per volontà dei familiari della vittima, non sono ammesse all’interno della camera ardente.
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Sul posto anche il sindaco di Somma, Salvatore di Sarno che ha precisato come ad uccidere il carabiniere siano state 11, e non 8, coltellate. Per l’increscioso fatto sono state arrestati due cittadini americani.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA