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Ramelli: corteo finito con rito ‘presente’ e saluto romano

Manifestazione aperta da striscione 'onore ai camerati caduti'

Di Redazione |

MILANO, 29 APR – Si è concluso in via Paladini, con il rito del ‘presente’ e il saluto romano, il corteo milanese in onore di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di esponenti di estrema sinistra legati ad Avanguardia Operaia. Circa mille persone, partite da via Gorini, hanno camminato ‘schierate’ con le fiaccole accese ai lati della folla, passando per via Aselli, via Amadeo fino ad arrivare in via Paladini, dove Ramelli era stato aggredito il 13 marzo. Il giovane, a causa dei traumi riportati, morì un mese e mezzo dopo, il 29 aprile. Sotto casa di Ramelli il consueto rito della chiama, con i manifestanti che hanno ripetuto tre volte “presente” in onore del “camerata Sergio Ramelli”. Tutta la manifestazione è stata accompagnata da un grande silenzio. In testa al corteo l’unico striscione con la scritta ‘onore ai camerati caduti’. Non c’erano bandiere di partiti di estrema destra né tamburi. Presente un folto gruppo – circa 100 persone – di Lealtà e Azione. I militanti hanno concluso la commemorazione dopo il grido “rompete le righe”.

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