«Il matrimonio è solo tra un uomo e una donna: è un sacramento e la Chiesa non ha il potere di cambiare i sacramenti. Ma ci sono leggi che civilmente cercano di aiutare tanta gente di orientamento sessuale diverso: è importante aiutare la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno». Lo ha detto papa Francesco rispondendo ai giornalisti durante il volo di ritorno dalla Slovacchia. Il Pontefice ha fatto anche l’esempio della legge francese sui Pacs, «senza però che questo abbia a che vedere con le nozze omosessuali: possono usarli ma il matrimonio come sacramento è uomo-donna"».
Francesco ha spiegato che «se chi è omosessuale vuole condurre una vita in sicurezza, gli Stati hanno la possibilità civilmente di sostenerli, dargli sicurezza sull'eredità, sulla salute. I francesi hanno la legge su questo, non solo per gli omosessuali ma per tutte le persone che vogliono associarsi» senza sposarsi: «ma il matrimonio è matrimonio – ha ribadito il Pontefice -. Questo non vuol dire condannare le persone che sono così: per favore, sono fratelli e sorelle nostri, e dobbiamo accompagnarli». «Ma il matrimonio come sacramento è un’altra cosa – ha ripetuto -. Che ci siano leggi civili che vogliono associare per avere il servizio sanitario o altre cose dedicate a loro, si fanno queste cose, come il Pacs francese». «A volte si creano confusioni – ha evidenziato Francesco -. Dobbiamo rispettare tutti. Il Signore è buono e salverà tutti, questo lo possiamo dire a voce alta. Ma per favore, non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità». «Tante persone di orientamento omosessuale – ha sottolineato Francesco – si accostano al sacramento della confessione, si accostano per chiedere consiglio ai sacerdoti, la Chiesa li aiuta ad andare avanti nella propria vita. Ma il sacramento del matrimonio è tra un uomo e una donna».