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Migranti, Lamorgese: «Da gennaio sbarcate in Italia 5.456 persone»

Di Redazione |

Roma – “Dal 31 gennaio al 29 giugno 2020 si sono registrati 163 eventi di sbarco, di cui 140 autonomi, per un numero di migranti giunti sulle nostre coste pari a 5.456. Le principali nazionalità di provenienza, risultano essere Tunisia, Bangladesh, Costa D’Avorio, Sudan, Algeria e Marocco”. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ascoltata dal Comitato Schengen. “La gestione del sistema di accoglienza è stata negli ultimi mesi orientata all’applicazione delle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, in particolare a una fase di prima assistenza materiale e sanitaria presso i 4 hotspot: Lampedusa, Pozzallo, Taranto e Messina, con una ricettività complessiva di 640 posti. Alla data del 16 giugno – ha proseguito – risultano attive 10 strutture di prima accoglienza e 4.963 strutture di accoglienza temporanea (Cas), che registrano una complessiva presenza di 62.613 persone. Evidenzio una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019 sia per le strutture con -33%, che dei migranti ospitati con -26% di presenze”.

Lamorgese ha assicurato come per tutti i migranti, fin da febbraio, periodo che ha segnato l’inizio dell’emergenza Covid-19 in Italia, “è stata disposta la misura della quarantena di 14 giorni e l’isolamento per tutti coloro che arrivavano sul territorio, non solo per gli arrivi via mare ma anche terrestri. Solo al termine del periodo di isolamento e sempre dove non fossero emersi casi di positività, i migranti sono stati trasferiti in altre strutture di accoglienza”. Per quanto riguarda le domande di asilo, rallentate dalla situazione epidemiologica, Lamorgese ha spiegato che le Commissioni stanno “gradualmente riprendendo le loro attività in diverse sedi ed entro la prima metà di luglio è prevista la ripresa di tutte e 20 le Commissioni territoriali e le 21 sezioni. Dal 1 gennaio al 12 giugno sono state adottate 21.144 decisioni, di cui 2.268 riconoscimento dello status di rifugiato, 1.907 di protezione sussidiaria e 135 protezione speciale, mentre ci sono stati 16.384 dinieghi. Nel periodo di maggiore difficoltà – ha aggiunto – dal 13 marzo al 12 giugno, sono stati decisi solo 4.243 casi. Il sistema di asilo è stato interamente dotato di dispositivi idonei al contenimento del contagio e a breve consentiranno la ripresa di tutte le interviste”.

Parlando dei ricollocamenti, la titolare del Viminale ha evidenziato che il trend dei trasferimenti è stato “decisamente in crescita solo dopo gli accordi di Malta del 23 settembre 2019 con un incremento pari all’86%. Prima di tale accordo erano state ricollocate solo 85 persone, tuttavia va anche detto che le procedure attualmente si sono bloccate perchè condizionate dall’emergenza Covid che ha impedito i trasferimenti. Un tema di più ampio respiro è quello delle politiche migratorie con riferimento alle iniziative in ambito europeo – ha proseguito – la pressione migratoria rappresenta una sfida che riguarda tutta l’Ue e va gestita con visione. Per quanto riguarda i paesi membri emerge la necessità di elaborare un quadro di nuove regole sempre più ispirate al principio di solidarietà, noi vogliamo che si arrivi a un meccanismo di ricollocamento obbligatorio tra tutti i 27 paesi”. Lamorgese si è detta infine convinta che il futuro dell’Europa passi attraverso una gestione solidale e unitaria dei flussi migratori. “L’Ue è obbligata a confrontarsi con il fenomeno migratorio, ma l’efficacia della risposta” passa “dalla capacità di costruirla in un clima di condivisione di scelte e in un percorso. Il lavoro che stiamo portando avanti mi rende fiduciosa rispetto ai risultati che riusciremo a raggiungere. E’ una sfida su cui non ci possiamo sottrarre”, ha concluso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA