FIRENZE, 12 OTT – Nella morte di Riccardo Magherini il 3 marzo 2014 a Firenze, durante l’arresto da parte dei carabinieri, fu “preponderante” il suo stato di intossicazione rispetto alle manovre dei militari per bloccarlo. Lo scrive il giudice Barbara Bilosi di Firenze motivando la sentenza di condanna di tre carabinieri per omicidio colposo al processo sulla morte dell’ex calciatore che aveva assunto cocaina. Nel processo, concluso il 13 luglio scorso, furono assolti un quarto carabiniere e tre volontari della Croce Rossa. Il giudice Bilosi rileva che “il valore della componente che ha determinato lo stato asfittico è ben diverso da quella che può essere la componente asfittica in uno strozzamento o in uno strangolamento” ed “appare altrettanto evidente come la componente tossica sia assolutamente preponderante”.