NUORO, 23 FEB – Sfilata di testimoni al processo a
Nuoro contro i 13 pastori accusati di blocco stradale per le
manifestazioni in strada del 13 febbraio 2019, in piena
battaglia per il riconoscimento di un equo prezzo del latte
ovino in Sardegna.
Gli allevatori sono coinvolti in due diversi procedimenti
davanti allo stesso collegio presieduto dalla giudice Luisa
Rosetti: il primo chiama in causa 9 allevatori per le proteste a
Siniscola; il secondo è a carico di altri quattro per la
manifestazione all’altezza del ponte di Lula.
La difesa degli imputati, rappresentati dagli avvocati Giulia
Lai, Adriano Sollai, Marcella Cabras e Michele Zuddas, ha
chiamato a testimoniare diverse persone tra le quali il sindaco
di Nuoro Andrea Soddu e il leader degli indipendentisti di
Liberu Pierfranco Devias, all’epoca candidato alle elezioni
regionali. Secondo quanto appreso, tutti hanno affermato di aver
partecipato alla manifestazione in “sostegno alla vertenza dei
pastori” ma di non aver assistito a “nessuna violenza”. Le
udienze di entrambi i procedimenti – per i quali la pubblica
accusa è rappresentata dalla Pm Ilaria Bradamante – sono state
rinviate al 25 maggio.
E come accaduto in occasione di altri processi che hanno visto
coinvolti i pastori, davanti al tribunale di Nuoro c’è stato un
sit-in di solidarietà promosso da Libertade e che ha visto la
partecipazione anche degli indipendentisti di Liberu e Sardigna
Nazione. “L’udienza è andata molto bene siamo tutti molto
contenti – ha detto all’uscita l’avvocata Giulia Lai, vice
presidente di Libertade – Continuiamo a essere solidali con chi
ha manifestato nel 2019 per i propri diritti e oggi si vede
accusato e ingiustamente punito. Tra l’altro vogliamo essere
solidali con una categoria che sta soffrendo ancora adesso per
l’aumento dei prezzi delle materie prime”. “Continuiamo a
sostenere le giuste rivendicazioni dei pastori contro un
processo repressivo che mira a criminalizzare lavoratori che
hanno chiesto solo dignità e giustizia”, ha aggiunto Devias per
Liberu.