Dopo un avvio di anno dominato da una vasta figura anticiclonica, il tempo sull'Italia è destinato a mutare ancora una volta. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che i primi segnali di cambiamento inizieranno ad intravedersi già lunedì 3 gennaio sui settori settentrionali dell'Oceano Atlantico: il Vortice Canadese continuerà a "sfornare" grandi depressioni sul Nord Atlantico le quali andranno gradualmente a deformare la bolla anticiclonica incastrata tra il Mediterraneo e l'Italia.
Tale configurazione favorirà un'iniziale fase d'invecchiamento dell'alta pressione africana presente ancora sul nostro Paese e lascerà maggiore spazio alle minacce provenienti dal Circolo Polare Artico. Per la Sicilia, in particolare, il tempo soleggiato e mite, che in questi giorni ha riportato molta gente in spiaggia (anche per un tuffo in mare), sarà comunque assicurato fino al prossimo 5 gennaio, giornata in cui la colonnina di mercurio si attesterà sui 20 gradi. Nel corso di martedì 4 un primo impulso instabile provocherà un peggioramento del tempo nel Nord Italia, specie sulla Liguria, sul Piemonte orientale e sulla Lombardia con il rischio di qualche piovasco. Questo sarà il preludio di una e più forte e organizzata perturbazione che si avvicinerà velocemente all'Italia. Seguira' quindi la svolta attesa tra mercoledì 5 e giovedì 6, con l'arrivo di intensi e freddi venti, accompagnati da precipitazioni su tutto il Nord Est che assumeranno carattere nevoso sulle Alpi a partire dagli 800/900 metri di quota. Peggiora anche al Centro-Sud con precipitazioni più irregolari, ma nevose sugli Appennini attorno ai 1000 metri.