Quella di quest’anno non poteva che essere una festa dei nonni in parte dedicata ai tanti anziani scomparsi a causa del coronavirus. In tanti infatti, dal Codacons all’Unicef ai rappresentanti politici, oggi 2 ottobre stanno celebrando la ricorrenza con messaggi che ricordano i nonnini, molti dei quali ospiti in Rsa e case di riposo, che purtroppo non sono riusciti a superare gli effetti della pandemia che li ha colpiti soprattutto nei mesi di marzo e aprile.
«Oggi pensiamo con particolare affetto ai nonni e alle nonne, come sempre in questo periodo difficile. Non ci possiamo abbracciare ma speriamo di farlo presto. Siete preziosi per noi perchè ci date coraggio e fiducia nel futuro. Tantissimi auguri a tutte le nonne e i nonni». Così sui social il premier Giuseppe Conte in occasione della Festa dei Nonni.
L’edizione 2020 della Festa è celebrata anche con il video della campagna di comunicazione della presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Quella che può essere definita una strage di anziani registrata durante l’emergenza Covid nelle case di cura e nelle Rsa italiane non può essere dimenticata – spiega il Segretario Nazionale Francesco Tanasi -. Diverse Procure stanno indagando, grazie ad una raffica di esposti presentati dal Codacons, sulle responsabilità che hanno portato ai decessi nelle strutture di accoglienza che avrebbero dovuto proteggere gli anziani”. Le istituzioni hanno il dovere, in occasione della festa dei Nonni, di rendere omaggio ai tanti anziani morti nei mesi scorsi a causa delle inefficienze delle Rsa italiane, e chiedere giustizia in favore dei parenti di tanti vittime innocenti. Proprio in favore dei nonni, il Codacons ha lanciato un concorso dedicato ai piccoli comuni che più si sono impegnati per difendere la propria popolazione anziana, mettendo in palio 500 tablet che verranno donati a nonni e pensionati per aiutarli a diventare più digitali (per info e dettagli sul concorso www.codacons.it).
“Questa festa dei nonni è ancora più importante perché i nonni sono stati tra i più colpiti durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria di Covid-19 nel nostro paese – ha dichiarato il presidente dell’Unicef Francesco Samengo -. Per celebrarli, abbiamo pensato a un gesto ancor più denso di significato: l’ “Orchidea sospesa” per aiutare, con una sola azione sia un nonno o nonna che riceverà l’Orchidea sospesa grazie al sostegno dei volontari Unicef, sia un bambino malnutrito che in questo modo riceverà le cure di cui necessita.” Per tutto il mese di ottobre sul sito https://orchidea.unicef.it/sospesa sarà possibile effettuare una donazione, pari al contributo di una o più orchidee, che verranno poi regalate, grazie al sostegno dei volontari UNICEF, ai nonni e alle nonne ospiti di centri anziani, ospedali, Rsa e in generale ad anziani in difficoltà, nel rispetto delle misure di sicurezza per l’emergenza Covid-19. I fondi raccolti con l’Orchidea sospesa sosterranno i programmi dell’Unicef di lotta contro la malnutrizione infantile perché ancora oggi nel mondo, 144 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione cronica (circa il 21,3% dei bambini sotto i 5 anni a livello globale nel 2019) e 47 milioni di malnutrizione acuta (6,9%) – di cui 14,3 milioni di malnutrizione acuta grave. Con l’Orchidea sospesa Unicef, a fronte di un contributo minimo di 15 euro, sarà possibile garantire l’acquisto di 60 bustine di alimenti terapeutici per curare i bambini malnutriti o una settimana di terapia nutrizionale per 4 bambini.