Indagata Lucci, ‘vogliono fermarmi’

Di Redazione / 14 Gennaio 2017

NAPOLI, 14 GEN – “Non sono affatto preoccupata, perché non ho fatto nulla di cui mi debba pentire. Anzi, adesso più che mai sono determinata ad andare avanti”. Al centro di una indagine per appropriazione indebita, Lina Lucci va all’attacco dichiarandosi vittima di una manovra. L’ex segretario campano della Cisl, su cui indaga la Procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta avviata sulla scorta di un dossier presentato dall’attuale commissario del sindacato, Piero Ragazzini, tira in ballo le denunce che a sua volta ha presentato alla magistratura e agli organismi interni del partito su quelle che definisce “ben altre ruberie nell’organizzazione” e chiede si faccia chiarezza al più presto. Nel mirino dell’inchiesta rimborsi spese, fondi per regali e anche l’affitto di casa per una cifra non ancora quantificata ma che supererebbe i 200 mila euro. Ipotesi rispetto alle quali Lina Lucci ha sempre affermato la liceità della sua condotta.

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