In Italia 627 morti in un giorno per il virus, il governo vara la nuova stretta: tutte le misure

Di Matteo Guidelli - Serenella Mattera / 20 Marzo 2020

ROMA – Nel giorno più duro dall’inizio dell’emergenza, con 627 nuove vittime in 24 ore, il governo dà un ulteriore giro di vite alle misure restrittive adottate ormai due settimane fa in tutta Italia per tentare di contenere la diffusione del coronavirus: chiusi da domani parchi, ville storiche, aree giochi per bambini e giardini pubblici, sport consentito ma solo vicino casa, stop a qualsiasi attività ludica e ricreativa all’aperto.

E’ il bollettino di guerra quotidiano ad aver impresso un’accelerazione alle scelte dell’esecutivo, che avrebbe voluto attendere almeno il week end – domenica scadono infatti le due settimane indicate dagli scienziati per vedere se i provvedimenti adottati abbiano prodotto gli effetti sperati – prima di intervenire di nuovo. I numeri sono ormai impressionanti: nelle ultime 48 ore si sono ammalate 9.150 persone e le vittime sono state oltre mille. In tutto il paese ci sono 37.860 uomini, donne e bambini con il virus, 2.655 dei quali in terapia intensiva. Ma non solo: 3.359 malati, poco meno del 10% sono medici; da giovedì sono aumentati di 659 unità. E c’è poi una valutazione “politica” che ha pesato sulle decisioni: diverse Regioni, Sicilia compresa, si erano mosse e continuano a muoversi autonomamente, predisponendo misure in ordine sparso. Una confusione che non aiuta certo in un momento già complesso. Lo ha sottolineato anche il ministro per le Autonomie Francesco Boccia annunciando che è on line il bando per reclutare 300 medici da mandare nelle regioni più colpite e che già diverse decine hanno dato la loro disponibilità: «le ordinanze, se non sono omogeneizzate con le indicazioni dello Stato, non vanno fatte. Bisogna aspettare il governo, che dal primo momento sta lavorando per omogeneizzare sempre più le misure».

Il nuovo provvedimento è in un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Oltre alla chiusura di parchi e giardini, e alle limitazioni all’attività motoria – consentita «individualmente e in prossimità della propria abitazione, rispettando comunque la distanza di un metro da ogni altra persona» – punta ad evitare che i cittadini nei fine settimana o in vista di Pasqua si spostino verso le seconde case: «Nei giorni festivi e prefestivi, e in quelli che li precedono o li seguono, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale», comprese le case vacanza.

Nella nuova stretta non rientra invece una riduzione dell’orario dei supermercati o la chiusura di quelli nei centri commerciali, ipotizzata in un primo momento e criticata da Matteo Renzi. Si è valutato che chiudere negozi di prima necessità o ridurne l’orario avrebbe provocato maggiori assembramenti durante gli altri giorni e, quindi, avrebbe avuto un effetto controproducente. Verranno invece chiusi i negozi di alimenti e bevande in stazioni e porti e nelle aree di servizio ad eccezione di quelle sulle autostrade.

Il governo non ha invece previsto per il momento un inasprimento delle sanzioni per chi viola i divieti, anche se nelle ultime 24 ore sono state denunciate 9.600 persone, il nuovo record dall’entrata in vigore delle misure. Ma su questo insiste il capo della Polizia Franco Gabrielli e non è escluso che si interverrà nei prossimi giorni: l’articolo 650 del codice penale, quello che introduce le sanzioni per chi viola le misure di contenimento previste dai decreti governativi, dice, «in questo momento è assolutamente insufficiente», servono «sanzioni più efficaci. Le cose che stiamo vedendo ci consegnano un paese in parte attento e rispettoso, che fa sacrifici, e in parte che vive una seconda vita, una condizione di assoluta spensieratezza che è ingiuriosa nei confronti dei medici, degli infermieri e di chi sta conducendo una battaglia contro la morte».

Ecco tutte le nuove misure

PARCHI E GIARDINI – E’ vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La misura adottata già nelle grandi città, vale per tutta Italia.

PASSEGGIATE E CORSA – Troppe persone a spasso: arriva perciò il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Resta consentito fare, purché da soli, attività motoria nei pressi dei casa, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.

BAR DI STAZIONI E AUTOGRILL – Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento di benzina. Possono restare aperti gli autogrill lungo le autostrade ma vendendo solo prodotti da asporto. Restano aperti i bar di ospedali e aeroporti, con obbligo di assicurare il rispetto della distanza di almeno un metro.

STOP ALL’ESODO NEL WEEKEND – Per frenare i rischi di esodo nel weekend verso case vacanza e seconde case, il governo dispone dal venerdì al lunedì il divieto di ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale.

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Pubblicato da:
Redazione
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