Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

IL PROCESSO

I periti: «Da Impagnatiello nessun senso di colpa». La mamma di Giulia: «Pena esemplare per chi voleva gettarti via»

Di Redazione |

Nessun senso di colpa né rimorso in Alessandro Impagnatiello, a processo per l’omicidio volontario della fidanzata Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza. È quanto sostengono lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, incaricati dalla Corte di Assise di Milano di eseguire la perizia psichiatrica dalla quale è emerso che l’ex barman era capace di intendere e volere al momento dei fatti. Rispondendo in aula alle domande dell’aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, i periti hanno parlato di una «scarsa risonanza emotiva» in lui e di una «emotività vissuta in modo freddo», pur non avendo alcun disturbo.

Durante i colloqui con lo psichiatra e il medico legale, Impagnatiello ha dichiarato che dopo l’omicidio tentò di «cancellare tutto, come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella». Una frase che, secondo i professionisti, si inserisce in un contesto in cui l’imputato «ha descritto diversi shock», come anche le gravidanze della compagna e della donna con cui aveva una relazione parallela, i quali «venivano tutti superati abbastanza facilmente».

La mamma di Giulia

“Si ricomincia Giulia, si parlerà di te, di voi, di chi voleva gettarti come una caramella, ma tu per noi sei stata e sempre sarai la nostra immensamente Giulia”, ah scritto oggi sui social Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano la giovane incinta di Thiago uccisa a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello.

“Il mondo già non è stato un posto giusto e all’altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia e la giustizia in questo caso è una: pena esemplare” scrive la madre nel giorno in cui è ripreso il processo “interrotto” per consentire la perizia psichiatrica sull’imputato.

L’attesa per la setenza

La sentenza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, è attesa entro la fine di novembre. Un verdetto che potrebbe arrivare già l’11 del prossimo mese, quando è prevista la discussione dei pubblici ministeri Letizia Mannella e Alessia Menegazzo, del legale di parte civile Giovanni Cacciapuoti e dei difensori Giulia Geradini e Samantha Barbaglia. Se il tempo non sarà sufficiente per la camera di consiglio, la decisione arriverà il 25 novembre.

Impagnatiello è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere. La perizia psichiatrica disposta dalla Corte di Assise di Milano ed eseguita dallo psichiatra forense Pietro Ciliberti e dal medico legale Gabriele Rocca, sentiti oggi in aula, ha stabilito che Impagnatiello era capace di intendere e volere quando il 27 maggio del 2023 uccise la compagna con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, dopo che lei e la donna con cui l’ex barman aveva una relazione parallela erano venute a conoscenza di tutte le bugie e gli inganni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati