Gabrielli, portare altrove i migranti

Di Redazione / 08 Agosto 2016

“Dobbiamo decomprimere la situazione a Ventimiglia e c’è un solo modo per farlo: prendere queste persone e portarle da un’altra parte”. Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli a Imperia riguardo la situazione a Ventimiglia. “La situazione è grave ma non tragica – ha aggiunto -. Credo che lo sforzo durerà almeno fino alla fine dell’estate. Per quanto offriamo alternative di accoglienza loro vogliono passare la frontiera. Dall’altra parte la disponibilità non c’è e dobbiamo perciò gestire questa situazione di stallo”. “Non bisogna dimenticare quanto è stato fatto” ha aggiunto il capo della polizia. “Rispetto a un anno fa è stato realizzato un centro dove dare accoglienza dignitosa a queste persone – ha spiegato Franco Gabrielli -. C’è la gestione di un flusso che è rimasto costante a fronte del fatto che molte persone stanno risalendo la penisola e molte vengono rimandate qui dai colleghi francesi. Già mantenere livelli di stabilità implica trasferimenti, servizi, programmazione. Per questo mando un plauso al prefetto e al questore di Imperia che hanno saputo gestire la situazione”. “Un plauso anche al reparto mobile che nel momento in cui un loro collega era a terra esamine non ha lasciato la posizione, ha salvaguardato i fermati in modo corretto e gestito al meglio l’ordine pubblico. Dietro queste azioni – ha aggiunto Gabrielli – ci sono uomini e donne che lavorano con grande abnegazione e sacrificio. La mia presenza oggi è un gesto solidarietà e ringraziamento”. Gabrielli, non è serio dire agente morto per No Border – “Non abbiamo rabbia nei confronti di nessuno. Certamente addebitare ai No Border la morte del nostro collega credo sia poco serio”. Il capo della Polizia Gabrielli commenta così la morte dell’assistente capo Diego Turra, avvenuta sabato scorso mentre si apprestava a partecipare ad un servizio di contenimento dei manifestanti No Border a Ventimiglia. “E’ ovvio che queste persone, molto spesso professionisti dell’agitazione – ha aggiunto Gabrielli – hanno poco a che vedere con i drammi delle persone che loro dicono di rappresentare. Anzi, credo che siano più una complicazione alla vita di questi poveri disgraziati e noi gestiremo la situazione come è giusto che avvenga, secondo il codice penale”. Prima una visita al Reparto Mobile di Genova, poi quella alla camera ardente per il poliziotto Diego Turra, che del Reparto Mobile faceva parte, morto sabato scorso a Ventimiglia mentre si apprestava a partecipare ad un servizio di contenimento dei manifestanti No Borders. Giornata ligure per il capo della polizia Franco Gabrielli. “Credo che in questo momento, come amministrazione in generale e come reparto in particolare, dobbiamo in qualche modo serrare le fila. Mi sono sentito in dovere, prima ancora di recarmi a Sanremo e di rendere omaggio alla salma – ha detto Gabrielli – di fare un passaggio in questo reparto, perché credo che il modo migliore per onorare i morti sia prendersi cura dei vivi”. I capi squadra del reparto mobile di Genova hanno raccontato al capo della polizia gli ultimi momenti di vita di Turra. Poi il capo della polizia ha visitato la camera ardente per Turra a Sanremo e ha incontrato i familiari del poliziotto. Successivamente ha fatto una visita ai poliziotti a Ventimiglia.

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