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Frodi: gdf, su 250.000 euro indennità

Di Redazione |

TRENTO, 8 NOV – False assunzioni per ottenere indennità lavorative, previa la consegna di denaro al titolare di due aziende per rientrare tra i falsi assunti. Le ha scoperte la guardia di finanza del Trentino con l’operazione denominata ‘Ghost job’, che ha portato alla luce contribuzioni indebite, quali indennità di disoccupazione, redditi di garanzia e di attivazione e assegni per il nucleo familiare, per circa 250.000 euro erogati dall’Inps e dall’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa della Provincia autonoma di Trento (Apapi) a 60 residenti in provincia, segnalati alla Procura. A gestire le false assunzioni, secondo l’indagine, un imprenditore verso cui è stata emessa ed eseguita fuori regione un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Gli accertamenti riguardano due imprese edili della Valsugana, in cui 60 non avrebbero mai lavorato, nonostante ricevessero buste paga, mai retribuite, utili a ottenere indennità e altro, come ad esempio rinnovi di permessi di soggiorno.

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