TRIESTE, 29 OTT – In serata è stato precisato che l’ammontare complessivo della cocaina sequestrata ieri nel porto di Trieste era di oltre un quintale e mezzo e che la cifra resa nota inizialmente, 730 chilogrammi, si riferiva al peso lordo. Come dimostrano le foto dell’operazione diffuse dalla Guardia di Finanza, chicchi di caffè e cocaina erano impastati insieme perché l’odore della droga si confondesse con quello del caffè e i cani molecolari non lo sentissero. Ma, come ha precisato un ufficiale della Guardia di Finanza, la sensibilità degli animali addestrati è molto sviluppata e dunque hanno percepito lo stesso l’aroma della sostanza. Questa era partita da un porto del Perù ed è giunta nello scalo di Trieste per essere scaricata al Molo VII. Gli investigatori non escludono che la sostanza sia stata prodotta in un altro Paese del Sudamerica e successivamente imbarcata in uno scalo peruviano. A Trieste, a un normale controllo è risultata la presenza della cocaina e sono scattate operazioni più approfondite.