Terminate le feste di Natale e di fine anno, i prezzi dei biglietti aerei sono letteralmente crollati in Italia, al punto che per una tratta nazionale si arriva a spendere in alcuni casi poco più di 30 euro, contro gli oltre 370 euro dello scorso dicembre. In alcuni casi un calo oltre il 90%.
I dati arrivano oggi dal “Centro di formazione e ricerca sui consumi” guidato da Furio Truzzi, presidente Onorario di Assoutenti e da tempo impegnato nella battaglia contro il fenomeno del caro-voli. Chi il mese scorso si apprestava ad acquistare un volo di sola andata per trascorrere le feste di Natale in famiglia si ritrovava a spendere, partendo il 23 dicembre, un minimo di 379 euro per volare da Venezia a Cagliari, 358 euro da Bologna a Cagliari, 353 euro da Bologna a Palermo.
Ma, incontrando la stampa internazionale nel quartiere generale di Dublino, l’ad del gruppo Ryanair Michael O’Leary ha parlato di rincari riconoscendo “come anche le nostre tariffe questa estate saranno più alte, ma con un aumento inferiore al 10-15% del 2023, spero si possa contenere i rincari fra il 5 e il 10%. Noi comunque abbiamo già lanciato le prime campagne promozionali”. L’ad ha parlato del fatto che in Europa per il settore aereo “c’è un problema di capacità” con meno posti disponibili rispetto alla domanda: “Eurocontrol stima che siamo ancora a una capacità del 93% rispetto al 2019 pre-covid e questo dovrebbe tenere alto il costo dei biglietti”.
O’Leary ricorda come sull’offerta “peserà anche il problema della messa a terra di almeno il 10% della flotta di A320 per gli interventi sui motori” . Il tutto mentre “è attesa una crescita dei viaggiatori dall’Asia” e grava l’incubo degli scioperi dei controllori del traffico aereo. L’ad di Ryanair ricorda in proposito che nei giorni scorsi “abbiamo consegnato alla Commissione una petizione siglata da oltre 2 milioni di passeggeri europei che chiedevano di tutelarli dalle agitazioni” dei controllori.