TORINO – E’ bufera, in Piemonte, sull’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, finito nel mirino delle opposizioni per l’assenza degli ultimi giorni perché, nella settimana peggiore per la crescita dei contagi, è in viaggio di nozze in Sicilia. «Da troppe settimane stiamo attendendo da lui o dalla Giunta un’informativa che spiegasse a noi, e a tutti i piemontesi, quale sia davvero la situazione della sanità in Regione», sostiene Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte. «Icardi ha fallito nel suo mandato e con lui il Direttore Generale dell’Assessorato, Fabio Aimar, che lo stesso Icardi ha fortemente voluto al suo fianco», aggiungono i consiglieri M5S Francesca Frediani e Giorgio Bertola.
«Volevamo avere notizie riguardo ai pochi tamponi giornalieri fatti in Piemonte, ai laboratori che devono processarli, al funzionamento delle Usca e alle tempistiche che intercorrono tra la richiesta del medico di base e l’effettuazione del tampone; credevo che l’Assessore fosse in Sicilia per un convegno – prosegue Grimaldi – come aveva lasciato intendere un suo commento polemico rilasciato su Facebook, non sapevo fosse in luna di miele. Ma il punto per noi è un altro: non sono certo i tre/quattro giorni di assenza dell’assessore, bensì che l’intero gruppo dirigente che ha gestito da febbraio l’emergenza Covid 19 non si è dimostrato all’altezza». «Non sono bastati commissari, ex ministri ed ex direttori generali, l’Assessorato alla Salute della Regione Piemonte si è fatto trovare impreparato anche per la gestione di questa seconda fase dell’emergenza epidemiologica – concludono i pentastellati Frediani e Bertola (M5S) -. Serve un immediato cambio di rotta».